Lesioni, strattonate e percosse. Sono solo una parte delle tecniche “educative” adoperate da una maestra nei confronti dei suoi piccoli allievi. La donna, una 52enne residente a Siena, aveva organizzato all’interno della sua abitazione un nido domiciliare per bambini con età dai sei mesi ai tre anni.
La denuncia è scattata nel momento in cui due mamme si sono accorte che i loro figli mostravano alcuni comportamenti anomali. In particolare, le due madri avevano osservato che i bambini presentavano problemi nel sonno e strane agitazioni. Gli episodi sono stati documentati e confermati dalle intercettazioni ambientali e dalle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza. Inoltre grazie alla testimonianza di una ex collaboratrice della maestra ci sono state prove sufficienti per cambiare la situazione. Secondo quanto emerge dal sito del Corriere, tra i casi registrati, i bambini hanno subito strattoni, insulti e alimentazione forzata attraverso pressioni sullo sterno o l’occlusione del naso.
Con un numero sufficiente di prove, i carabinieri, coordinati dal pm Silvia Benedetti, sono intervenuti improvvisamente nell’abitazione della 52enne per impedire l’ennesimo caso di violenza. Di fatto, quando le forze dell’ordine sono entrate nella casa della maestra, una bimba è stata ritrovata da sola sul passeggino nel terrazzo a piangere. Durante la perquisizione, è stata anche sequestrata una fascia elastica di materiale sintetico, realizzata in modo artificiale, che sembrava venisse utilizzata per immobilizzare i piccoli.
Con l’approvazione della convalida di arresto da parte del Giudice delle indagini preliminari (Gip) Alessandro Buccino Grimaldi, la donna è stata portata nel carcere di Sollicciano, a Firenze, e poi successivamente posta agli arresti domiciliari. Inoltre, sono scattate altre indagini al fine di capire se la donna avesse le autorizzazioni amministrative sulla struttura. Intanto però per i piccoli l’inferno è finito.
