Parigi non si opporrà all’estradizione dei terroristi reclamati dall’Italia e rifugiati in Francia. Lo dichiara il ministro degli Affari europei Nathalie Loiseau, precisando che non vede alcuna ragione per farlo. «Sarà rivista», continua la Loiseau «la posizione del governo rispetto a quella decisa da Francois Mitterrand». Negli anni ’80 l’esecutivo aveva infatti negato l’estradizione di ex militanti politici che avevano rinunciato alla lotta armata. La “dottrina Mitterrand”, introdotta in Francia nel 1982 dall’omonimo presidente, prevedeva il rifiuto dell’estradizione dei criminali politici italiani condannati in contumacia.
Nathalie Loiseau nella sua intervista rilasciata al quotidiano Le Monde, ha quindi imposto un deciso cambio di rotta rispetto alla linea Mitterand.
A questo proposito lunedì mattina, il ministro dell’Interno Matteo Salvini parlando dal palco di Ozieri (Sassari) ha dichiarato: «Ora è tornato in Italia l’ambasciatore francese. Siamo tutti contenti e più rilassati, adesso però aspettiamo che Parigi ci restituisca i 15 terroristi».
Non si è fatta attendere la replica francese, il ministro Nathalie Loiseau ha infatti risposto a Salvini: «È un tema che viene trattato da giustizia a giustizia. Non spetta a un ministro dell’Interno, sia esso vicepremier, di venire a prendere i brigatisti in Francia e non spetta al suo omologo francese consegnarglieli».
«Ci sono dei magistrati che stanno già lavorando, studiando caso per caso, e valutando un’eventuale prescrizione dei fatti. Si valuterà quindi caso per caso, ma non c’è alcun motivo di opporsi a una eventuale estradizione», ha poi concluso il ministro.
Seconda quanto riporta Adnkronos, sono Narciso Manenti e Raffaele Ventura, i primi due ex terroristi per i quali potrebbe arrivare l’estradizione dalla Francia. L’Italia infatti ha già formalizzato la richiesta relativa a Narciso Manenti, ex componenti dei Nuclei armati per il contropotere territoriale, condannato all’ergastolo nel 1983 per l’omicidio del Carabiniere Giuseppe Gurrieri, e per il quale la procura di Bergamo ha emesso un mandato di arresto europeo. Dovrebbe essere invece in via di formalizzazione una seconda richiesta che riguarda Raffaele Ventura, ex esponente delle Formazioni comuniste combattenti, la cui condanna è vicina alla prescrizione.