La Ferrari ha presentato la nuova monoposto con cui parteciperà al Mondiale 2019 di Formula 1.
La sigla con cui la vettura verrà identificata era già trapelata prima del lancio ufficiale di questa mattina: SF90, un chiaro omaggio al novantesimo anniversario che il Cavallino festeggia in questa stagione, dopo la fondazione nel 1929.
La presentazione si è svolta alla presenza del presidente John Elkann, del vicepresidente Piero Ferrari e dell’amministratore delegato Louis Camilleri. «L’auto che presenteremo è il frutto del grande lavoro di tutti i talenti che sono in Ferrari», ha commentato l’Ad. «È il 90° anniversario della scuderia, per noi sarà un anno speciale».
«Continuiamo ad essere guidati dalla visione del fondatore Enzo Ferrari», ha proseguito Camilleri. «La scorsa stagione è stata la migliore da dieci anni a questa parte, ma non è bastato», ha ammesso, riferendosi al digiuno di titoli che dura dall’ormai troppo lontano 2007.
Camilleri ha poi ringraziato per il loro lavoro Maurizio Arrivabene e Kimi Raikkonen, che a partire da quest’anno non faranno più parte della scuderia di Maranello. L’Ad ha concluso il suo intervento parlando dei piloti per la stagione 2019: «Sono dei grandissimi piloti, Sebastian Vettel dopo quattro Mondiali vuole il quinto in rosso, e Leclerc è un giovane pilota dall’indiscusso talento messo già in mostra nel 2018».
Il microfono è quindi passato al nuovo team principal della Ferrari, Mattia Binotto: anche l’ex direttore tecnico ha confermato la grande fiducia già espressa da Camilleri. «Nel 2018 non abbiamo vinto il titolo, ma ci sono stati tanti aspetti positivi».
Dopo le sue parole, ecco il momento più atteso: con una suggestiva proiezione di raggi laser, la vettura è emersa da un piedistallo sotto al palco. Il look della nuova monoposto è total red: l’iconico colore rosso è più dominante che mai.
Spazio poi ad una rapida analisi delle modifiche apportate e ai commenti dei piloti: «non vedo l’ora di partire», dichiara Sebastian Vettel; Charles Leclerc si dice invece «veramente emozionato» di poter realizzare il sogno di correre con la Rossa, dopo essere cresciuto nell’Academy di Maranello.
A chiusura dell’evento è salito sul palco anche John Elkann, che ha rimarcato il concetto di squadra. «Per essere Ferrari intendiamo l’orgoglio, questa squadra unisce un Paese e rappresenta il meglio dell’Italia, soprattutto per il cuore, un cuore rosso Ferrari», ha affermato il presidente.