Insulti, manate e minacce: un arbitro è stato aggredito durante una partita del campionato di seconda categoria lombardo a Corsico, nel Milanese.
Il direttore di gara sarebbe stato minacciato, spintonato e quasi colpito da una spazzola lanciata da un calciatore. Secondo quanto riporta il giudice sportivo, l’arbitro si sarebbe recato dopo la partita al pronto soccorso dove gli è stata diagnosticata una contusione allo sterno con cinque giorni di prognosi. Il tecnico della squadra è stato fermato fino al 30 giugno 2020 perché, sempre secondo quanto deciso dal giudice sportivo, a fine gara avrebbe trattenuto per la divisa il direttore di gara permettendo così ad un suo calciatore, squalificato fino al 31 marzo 2020, di colpirlo con violenza sul petto, dopo avergli rivolto offese e minacce.
Anche altri due calciatori sono stati squalificati, uno per quattro turni per condotta irriguardosa e spinte all’arbitro, mentre l’altro fino al 30 giugno per aver insultato il direttore di gara negli spogliatoi, lanciandogli poi con forza una spazzola. Sull’episodio si è espresso anche il sindaco Filippo Errante: «Ho appreso dai giornali la vicenda. – dice – Ha fatto bene il giudice sportivo. Ritengo infatti doveroso ricordare l’importanza dello sport come valore che insegna anche il rispetto dell’avversario, di chi deve giudicare e dei compagni di squadra. La competizione che si disputa in campo si deve basare sulle regole che si è deciso di condividere».
Parla anche l’assessore allo sport Amos Pennati, che si dice amareggiato per quanto accaduto. «Lo sport deve essere soprattutto educazione e rispetto» sottolinea, ma precisa: «Si tratta di un caso isolato, che però non vogliamo sottovalutare. Intendo convocare tutte le società sportive corsichesi per valutare insieme un percorso di sensibilizzazione, rivolto non solo alle famiglie, ma anche ai giocatori e a chi riveste un ruolo nelle squadre. Nessuna forma di violenza deve essere confusa con lo sport».