Calo dei profitti per Ryanair. La compagnia low cost si sta preparando a tagliare le rotte, a chiudere alcune basi, a ridurre il personale e a frenare il reclutamento di nuovi piloti. A renderlo noto è stato lo chief people officer, Eddie Wilson che, in un messaggio inviato il 18 gennaio scorso, ha spiegato: «i nostri guadagni saranno più bassi di un altro 10% a causa delle tariffe aeree basse, degli alti costi del carburante e delle spese significativamente elevate per il personale in conseguenza degli accordi presi con piloti e assistenti di volo negli ultimi dodici mesi. Ora ci stiamo impegnando a rivedere in modo dettagliato tutti gli aspetti della nostra attività — continua il capo del personale — comprese le rotte in perdita e le basi poco efficienti in vista della stagione invernale 2019».
A causa delle perdite, sarà necessario intervenire direttamente sul personale. Non si opererà solamente con una riduzione dei costi dei contratti a tempo determinato, ma anche con trasferimenti in altre basi o con una riformulazione dei contratti con gli aeroporti e l’handling. Inoltre si rallenterà il reclutamento e la promozione di piloti e assistenti di volo. Il piano richiederà diversi mesi di tempo e per questo la società dovrà gestire per un periodo gli esuberi. «È importante che tenere le preferenze sulle basi sempre aggiornate, così sappiamo dove vorrebbero andare i dipendenti delle basi e rotte che ridurremo o chiuderemo», precisa Wilson.
La compagnia non esclude che, nel corso dell’anno, vi siano nuovi tagli alle tariffe aeree. A spaventare sono soprattutto gli sviluppi inattesi e incerti della Brexit. Intanto la prima vittima del piano di risparmio è stata la sezione Holidays. La piattaforma, lanciata nel dicembre 2016, aveva l’obiettivo di trasformare la compagnia in una sorta di “Amazon dei viaggi”. All’interno della sezione era possibile infatti acquistare i pacchetti per le vacanze. Oggi però questo non sarà più possibile.