Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, adesso in visita a Berlino, ha parlato dopo un incontro a Palazzo Bellevue con il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. «L’Unione Europea non è un comitato di affari, ma una comunità di valori sulla quale si costruisce la convivenza dei popoli europei e la coesione sociale è importante nella vita comunitaria». Hapoi aggiunto: «Bisogna dialogare con le persone che la pensano diversamente, questa è la chiave dell’Unione Europea. Bisogna confrontarsi, dialogare e trovare insieme soluzioni condivise».
Durante la cerimonia per il ventennale dell’euro, il Presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, è intervenuto con parole pesanti affermando che durante la crisi dell’eurozona «c’è stata un’austerità avventata». Riguardo a questo intervento, Mattarella ha commentato che dovrebbe «stimolare alcune riflessioni che è giusto fare», essendo questo «un tema che richiama tutti i Paesi dell’Unione Europea ad una riflessione accurata nell’avvicinarsi alle elezioni».
Il Presidente ha affrontato anche il tema della Brexit: «Abbiamo grande rispetto» per la decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea, «rimane un Paese amico e alleato: chiediamo solamente la chiarezza delle posizioni». Naturalmente ha dichiarato che l’esclusione di Londra è motivo di rammarico per l’Europa, perché l’Italia continua a sottolineare e sostenere il valore dell’Unione Europea.
Dalla sede dell’ambasciata italiana, dove ha incontrato alcuni rappresentanti della collettività italiana presente in Germania, ha spiegato che il rapporto di amicizia tra il nostro Paese e quello tedesco «è molto grande ed è rassicurato in massima misura dalla vostra presenza in Germania», ha detto rivolgendosi ai presenti.
Prima di presentarsi al colloquio con il Presidente tedesco, venerdì mattina Mattarella ha visitato il memoriale in ricordo degli ebrei uccisi in Europa durante il regime nazista, per l’occasione ha deposto una corona di fiori e ha tenuto un minuto di raccoglimento di fronte alle pietre grigie su cui sorgeva il palazzo del gerarca nazista Joseph Goebbels. Ha infine lasciato un messaggio: «Lo scorrere del tempo affida sempre più a questi luoghi il cruciale compito di custodire la memoria della barbarie, monito permanente affinché ciò che è accaduto non debba mai più ripetersi. Confido che le coscienze delle nuove generazioni possano trarre dalla visita a questo memoriale nuova e convinta ispirazione per un futuro migliore e libero da tali mostruose atrocità».