Il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, ha annunciato durante una conferenza stampa che sono stati eliminati tutti i miliziani di Al-Shabaab che il 15 gennaio hanno preso d’assalto il complesso alberghiero di lusso Dusit D2 a Nairobi. Si è trattato di un blitz durato diverse ore in collaborazione tra le forze di sicurezza locali, gli agenti inglesi e statunitensi. 14 sono le vittime confermate.
«L’operazione di sicurezza presso il complesso del Dusit Hotel si è finalmente conclusa e tutti i terroristi coinvolti sono stati eliminati – dichiara Kenyatta – Da quel momento possiamo confermare che 14 vite innocenti sono state perse per mano di questi assassini». Apparso nelle reti televisive locali con il volto provato, non ha specificato quanti assalitori hanno preso parte all’assedio, durato circa 20 ore, anche se le telecamere di sicurezza a circuito chiuso hanno permesso il riconoscimento di almeno quattro di loro. Ha inoltre aggiunto che gli oltre 700 civili sono stati evacuati dall’edificio in totale sicurezza.
L’attacco è iniziato poco dopo le 15.00 con una forte esplosione nel parcheggio dell’hotel, successivamente un kamikaze si è fatto esplodere nell’atrio per favorire l’ingresso agli altri estremisti, armati anche di granate. Secondo l’agenzia Dpa il loro obiettivo era una conferenza che si sarebbe tenuta nel complesso a cui avrebbero dovuto partecipare importanti cittadini statunitensi.
L’intervento delle forze dell’ordine è durato tutta la notte in modo da mettere in sicurezza l’area circostante. Gli scontri a fuoco si sono protratti fino all’alba e un agente delle squadre di assedio è rimasto ferito nella sparatoria.
Il Kenya è un punto di riferimento per gli espatriati e spesso è stata preso di mira da Al-Shabaab per vendicare le truppe che il governo keniano ha inviato in Somalia per aiutare e proteggere il governo somalo.
«Continueremo a fare ogni passo per rendere la nostra nazionale inospitale per i gruppi terroristici e le loro reti» ha concluso il presidente.