È polemica Cinquestelle sulla nomina di Marco Luigi Votta come nuovo Presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Il Movimento, infatti, con il Consigliere regionale della Lombardia Andrea Fiasconaro a fare da capogruppo, ha rivolto attraverso una nota aspre critiche nei confronti della scelta di un professionista iscritto all’albo dei veterinari. «Secondo voi è normale che alla presidenza dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano sia stato nominato Votta, un veterinario già Consigliere regionale, invece di un oncologo o un altro esperto del settore? Secondo noi no».
Il curriculum di Marco Luigi Votta, 65enne lodigiano, parla chiaro. Prima di questa importante nomina, il nuovo Presidente dell’INT ha ricoperto diversi incarichi: Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera della Valtellina e Valchiavenna (Sondrio), Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Lecco e Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda (Brescia) e, ultimo in ordine di tempo, Responsabile di Struttura Complessa – U.O.C. Distretto di Lodi, ATS Agenzia di Tutela della Salute Città Metropolitana di Milano.
Tuttavia, ciò non basta ai Cinquestelle. «Nello stesso Cda – prosegue Fiasconaro – surreale ci è sembrata anche la nomina di Roberto Lino Giuseppe Comazzi, nientemeno che il padre del capogruppo di Forza Italia in Regione Lombardia, Gianluca Comazzi». Un esempio attraverso il quale il Consigliere sostiene che «come al solito, le poltrone di prestigio dei centri d’eccellenza della sanità lombarda vengono assegnate per il curriculum politico o, peggio ancora, la parentela».
«Il nostro non è un giudizio sui nominati e sulle loro capacità – conclude la nota –, ma sul sistema delle nomine che in Lombardia non fa, ormai da anni, l’interesse dei cittadini ma quello dei partiti».
Marco Luigi Votta, entrato in carica il 1° gennaio 2019, ha preso il posto del dottor Enzo Lucchini, il cui mandato triennale è scaduto il 31 dicembre 2018. La nomina del nuovo Presidente dell’Istituto Nazionale Tumori avrà una durata di cinque anni.