La camorra napoletana voleva la sua parte anche per la gestione delle mense scolastiche, ma i ricatti nella zona di Varcaturo e Lago Patria non sono finiti sotto silenzio. Così sono state nove le persone arrestate.
«Dateci i soldi o vi bruciamo i furgoni con il cibo». Erano queste le minacce di alcuni membri del clan Mallardo e De Rosa, presenti sul territorio di Giugliano e di Qualiano, che volevano estorcere impunemente il pizzo ad alcune ditte distributrici di pasti alle scuole. Le intimidazioni da parte degli estorsori, oltre che verbali, sono state fatte anche con armi alla mano, com’è emerso in un secondo momento dalle indagini.
A denunciare l’accaduto è stato il titolare di una delle aziende, che non era però l’unica vittima delle pretese. Nell’inchiesta dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, infatti, sono documentate anche richieste di ‘pizzo’ a ditte edili, pescherie e alberghi della zona, i cui proprietari hanno denunciato . Il blitz è scattato dopo una lunga indagine e ha dato inizio alle operazioni coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.