I numeri del Natale 2018 sono lo specchio fedele di un’Italia in discreta ripresa economica ma intimorita dall’imminente futuro. Secondo le ultime rilevazioni del Codacons, i consumi delle famiglie si attesteranno intorno ai 10,2 miliardi di euro, in crescita del 2,5% rispetto all’anno scorso. La spesa pro capite si aggirerà poco sopra i 170 euro, in gran parte destinati all’acquisto di regali e generi alimentari per gli immancabili cenoni. Questo, anche grazie agli introiti derivanti dalle tredicesime, destinate a toccare quota 42 miliardi di euro. Nello specifico, tra le merci più vendute figureranno prodotti elettronici, apparecchi informatici e giocattoli per bambini. Grandi mattatori sulle tavole, invece, due classici della tradizione: pandori e panettoni. In totale si stima ne verranno venduti 54 milioni: poco meno di uno per ogni italiano. Saranno invece ben 66 milioni le bottiglie di spumante pronte a essere stappate durante le festività, quasi la metà delle quali nella sola notte di Capodanno.
Una vera e propria manna dal cielo per le attività commerciali, che vedono in dicembre il periodo più redditizio dell’anno (10% degli acquisti complessivi a fronte di una media mensile dell’8,5%). Ma a ruggire è anche l’e-commerce, la cui crescita sembra non conoscere ostacoli (+14%) . Più di un acquisto su tre verrà infatti effettuato sul web. E che dire dei mercatini di Natale? Secondo un’analisi Coldiretti/Ixè, li frequenta il 51% degli italiani.
Ma a stimolare i consumi – fa notare il presidente del Codacons Carlo Rienzi – sono state anche altre iniziative. In primo luogo il black friday e il cyber monday, che a novembre «hanno permesso a milioni di italiani di anticipare i regali ricorrendo a sconti e promozioni». L’incertezza economica che da mesi circonda il nostro Paese ha infatti indotto molti italiani ad adottare un atteggiamento più prudente.
«Questa volta sotto l’albero, oltre ai regali, le famiglie italiane metteranno anche un po’ di risparmio», sottolinea Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. Perché se nel 2017 i miliardi di Euro risparmiati dalla tredicesima erano stati 7,7, quest’anno saranno almeno 8,4. Un aumento dovuto anche alla maggiore attenzione che verrà riservata ai prodotti in saldo, come peraltro accadrà anche nei Paesi limitrofi.
Nonostante la caccia agli sconti, infatti, l’Italia sarà ugualmente ai primi posti in Europa in termini di spese sostenute durante le festività: più di noi sborseranno solamente austriaci, spagnoli e britannici.
Gli albergatori, intanto, si sfregano le mani (ne abbiamo parlato qui). Le ferie invernali 2018-2019 dovrebbero infatti perfino superare i numeri record registratisi dodici mesi fa, quando tra Natale ed Epifania furono ben 15,3 milioni gli italiani in viaggio.
Il vero Natale non ha però a che fare con i consumi, bensì con la solidarietà. Sono migliaia le iniziative lanciate dagli enti non-profit su tutto il territorio nazionale, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Piccoli gesti che probabilmente non alimenteranno le statistiche ufficiali, ma di certo appagheranno l’animo di chi vorrà entrare in piena sintonia con lo spirito della festa.