Milano è la città d’Italia in cui si vive meglio. A decretarlo è Il Sole 24 Ore nella sua annuale “indagine sulla vivibilità delle provincie italiane”, giunta alla ventinovesima edizione. Per il capoluogo lombardo – che guadagna ben sette posizioni rispetto alle stesse rilevazioni effettuate nel 2017 – si tratta del primo riconoscimento in questa classifica, dopo aver sfiorato il primato quattro volte negli anni precedenti.
Sono 42 gli indicatori su cui si basa l’analisi, suddivisi in sei macro-aree tematiche: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Dati che consentono di rappresentare il benessere economico-sociale a più dimensioni. Combinando questi rilevatori ogni anno Il Sole 24 ore scatta quella che risulta essere una fotografia fedele delle città italiane.
Milano, per esempio, comanda negli indicatori reddituali (prima per depositi in banca pro-capite e consumi medi delle famiglie in beni durevoli) e vince l’iCityrate del Forum Pa come migliore smart city. È seconda per prezzo medio di vendita delle case, terza per tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni (69,5%) e per spesa al botteghino in spettacoli.
Allo stesso tempo, Milano si trova anche all’ultimo posto nell’elenco delle città virtuose per costo medio degli affitti, ma è anche la terza città più litigiosa – calcolata sul numero di cause per contenzioso civile – e meno sicura d’Italia, seconda solo a Napoli per le rapine. Fattori che non hanno comunque impedito al capoluogo lombardo di ottenere il primo posto.
Più in generale, l’indagine sulla vivibilità delle province italiane evidenzia un’importante differenza tra le città del Nord e quelle del Sud. In ben quattro aree tematiche su sei, infatti, le province settentrionali primeggiano, mentre quelle meridionali recuperano nella categoria “Demografia e Società”.
Dietro a Milano, nella classifica del Sole 24 Ore, si piazzano nell’ordine Bolzano, Aosta, Belluno (vincitrice nel 2017) e Trento. Roma è situata invece al ventunesimo posto, seguita da Firenze, mentre per trovare una provincia della punta dello stivale bisogna scendere fino alla posizione 73, occupata da Ragusa. Per incontrare Napoli, invece, bisogna andare ancora più giù, fino al 94esimo posto.