I disoccupati sono 2.653.000 con una riduzione sia congiunturale (-5,1%) sia tendenziale (-12,1%). Ma il numero degli occupati è in calo di 52mila unità rispetto al trimestre precedente. Il tasso di occupazione resta stabile al 58,7%.
Aumentano gli occupati a termine. L’Istat rileva che, nel terzo trimestre del 2018, erano 3.112.000. Questo è il valore più alto dal 1992. Si è registrato quindi un aumento del 2,4% (+74.000, dato destagionalizzato) rispetto al trimestre precedente e del 10,9% confrontato al al terzo trimestre del 2017.
Questa rilevazione dell’Istat è realizzata sulla base dei dati destagionalizzati e cioè dei dati “ripuliti” dalle fluttuazioni o variazioni economiche dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi etc. Sempre nel rapporto è sottolineato un aumento del tasso di inattività che arriva al 34,5%,+0,4 punti.
Dal lato dell’offerta di lavoro, nel terzo trimestre del 2018, il numero di persone occupate diminuisce rispetto al trimestre precedente di 52mila unità (-0,2%). Questo a seguito del calo dei dipendenti permanenti e degli indipendenti, non compensato dall’ulteriore aumento dei dipendenti a termine.
(i.q.)
