Dentro l’istituto tecnico industriale G. Cardano in via Giuseppe Verdi di Pavia è stato di nuovo utilizzato lo spray al peperoncino dopo i fatti di venerdì notte a Corinaldo. La dinamica dei fatti di questa mattina è ancora da chiarire, ma sembra che lo spray sia stato usato da uno studente nello spogliatoio di ginnastica facendo scattare l’emergenza. Un insegnante ha spiegato che il fatto è accaduto poco prima delle 10 mentre i ragazzi erano dentro gli spogliatoi, mentre i professori erano rimasti fuori a vigilare, quando è scattato il panico.
Molte persone hanno avvertito difficoltà respiratorie e bruciore agli occhi, e hanno iniziato a correre. Abbiamo notizia di 33 studenti rimasti intossicati. I professori a quel punto hanno subito aperto porte e finestre, mentre la dirigente scolastica, Giancarla Gatti Comini, ha subito chiesto l’intervento del 118. L’ Areu, l’azienda regionale emergenza urbana, ha specificato che 26 di loro sono stati portati in ambulanza al pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia, 23 in codice verde e 3 in codice giallo, mentre altri 7 di loro sono stati portati all’ospedale di Voghera. Le condizioni dei giovani comunque non preoccupano.
Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha espresso sconcerto per l’utilizzo dello spray al peperoncino, “un fatto di per sé deprecabile, che diventa grave e inaccettabile dopo quanto accaduto venerdì notte in una discoteca della provincia di Ancona”. Il presidente ha invitato dunque i ragazzi a riflettere sulle conseguenze di quelle che loro potrebbero ritenere semplici bravate.
Il ministro dell’istruzione Marco Bussetti, intervenuto in una trasmissione radiofonica, ha ribadito che si tratta di un episodio da condannare, perché occorre dare esempi precisi e pesanti. Anche Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, è intervenuta domandandosi come sia possibile che avvengano ancora casi del genere dopo la tragedia di Ancona.