Nella mattina del 26 novembre, i carabinieri della stazione di Specchia e Tricase hanno dato il via ad una serie di arresti nelle province di Lecce, Bari e Brindisi. L’operazione Short message ha colpito due distinte associazioni specializzate nell’approvvigionamento e spaccio di droga. Il nome si riferisce ai messaggi intercettati dai militari, guidati dal capitano Alessandro Riglietti, nei quali si faceva riferimento ai quantitativi di polvere stupefacente da vendere e acquistare.
Il blitz, supportato dai militari del Nucleo elicotteri barese e del Nucleo cinofilo di Modugno, ha portato all’arresto di 41 persone (di cui 30 in carcere e gli altri ai domiciliari), ma in totale si contano 55 indagati. Le misure sono state emesse dal gip del Tribunale di Lecce, Cinzia Vergine, su richiesta del sostituto procuratore presso la Dda della Procura della Repubblica di Lecce, Valeria Farina Valaori. L’indagine è stata coordinata dal maresciallo Giuseppe Borrello e si è svolta da ottobre del 2015 fino a dicembre del 2017.
Gli arrestati rispondono, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di droga in concorso finalizzata allo spaccio, estorsione e detenzione e porto abusivo di armi. In seguito alle perquisizioni nelle abitazioni di Taurisano sono stati sequestrati svariati chili di droga e ingenti somme di denaro in contanti. A Terlizzi, in casa di uno degli arrestati, i militari hanno rinvenuto anche un giubbotto antiproiettile e circa 18mila euro nascosti in un’intercapedine.
La prima associazione operava nei territori di Tricase e Tiggiano, con ramificazioni a Brindisi e a Terlizzi, nel Barese; era dedita alla gestione di cocaina, eroina, marijuana e hashish sulle principali piazze di spaccio del territorio. I canali di rifornimento della sostanza sarebbero riconducibili ad esponenti del noto clan barese dei Dello Russo-Ficco. Questo gruppo, capeggiato da Panarese a livello locale, si avvale spesso di giovani incensurati per le operazioni di spaccio. La seconda associazione invece, attiva a Taurisano e Corsano, si occupava del traffico e dello spaccio di eroina nei paesi del basso Salento, gestito da esponenti della criminalità del quartiere 167 della città di Lecce.
Tra i due gruppi, operanti in maniera distinta e indipendente sul mercato locale della droga, non sono mancati episodi conflittuali che non sono però sfociati in vicende di cronaca. L’accusa di estorsione si riferisce a un solo episodio, verificatosi tra appartenenti alla stessa organizzazione, che riguarda il mancato pagamento di una partita di droga di circa 600 euro. Gli uomini di Specchia e Tricase, quelli del Reparto operativo e del Nucleo investigativo del comando provinciale, hanno svolto l’indagine con il sostegno tecnico-logistico della Direzione centrale servizi antidroga di Roma.
(e.f.)