Sara Errani è stata squalificata per dieci mesi, dall’8 giugno all’8 febbraio 2019. Dopo il ricorso della Nado, il Tas ha quintuplicato la pena iniziale, inflitta e scontata nel 2017 dalla federazione internazionale.
Nel febbraio dello scorso anno, la tennista bolognese era stata trovata positiva al letrozolo, ma era riuscita a convincere la federazione di averlo assunto inconsapevolmente. Il letrozolo è una sostanza antitumorale che fa parte delle sostanze dopanti classe S4: in caso di assunzione volontaria, la pena prevista è uno stop di quattro anni. Errani si era giustificata sostenendo che il letrozolo sarebbe entrato accidentalmente nel suo corpo attraverso un piatto di tortellini in brodo cucinato dalla madre:
— Sara Errani (@SaraErrani) 7 agosto 2017
La Federazione Internazionale di Tennis le aveva sostanzialmente creduto, dato che le inflisse appena due mesi di stop, scontati tra il 3 agosto e il 2 ottobre 2017. La Nado Italia (l’organizzazione antidoping del nostro Paese) aveva fatto ricorso contro questa sentenza ritenendola troppo lieve, e oggi il Tribunale amministrativo sportivo si è espresso: 10 mesi di squalifica (comunque molti meno dei 4 anni previsti nei casi di assunzione volontaria), 4000 franchi svizzeri da pagare alla Nado e la perdita di tutti i risultati di classifica e in denaro dal ritorno in campo. (FG)