Il Teatro alla Scala ha licenziato il terzo dipendente con l’accusa di bagarinaggio. L’istituzione è alle prese con un’inchiesta interna sull’argomento. Secondo quanto ricostruito alcuni tagliandi venivano rivenduti a prezzi maggiorati su siti secondari. In questo modo si evitavano i classici canali di vendita.
La persona allontanata è Ferruccio Bonali. Si tratta del marito dell’ ex responsabile del settore biglietti Annalisa Severgnini. Il suo licenziamento arriva dopo quello di Claudio Parisi circa un anno fa e il successivo allontanamento di Fabio Quochi.
All’inizio di questa indagine erano arrivate le dure parole del sovrintendente della Scala: << La Scala pensa di aver avuto la prova che collaboratori della biglietteria, prima della vendita per il pubblico, cedevano alle agenzie blocchi di biglietti. Non potevamo lasciare passare queste cose>>.
Parisi ha fatto causa alla Scala contro il suo licenziamento. La prima udienza è prevista tra poche settimane. Intanto le indiscrezioni parlano di altri provvedimenti in arrivo per nuovi dipendenti coinvolti in questa vicenda.
Intanto la Scala ha cambiato la propria politica legata alla vendita dei biglietti. Ora è necessario registrare i propri dati al momento dell’acquisto. In questo modo è possibile tracciare tutti i tagliandi e si possono individuare quelli acquistati su siti diversi rispetto ai canali ufficiali di vendita.
Il biglietto, inoltre, non è più cedibile. Agli ingressi della Scala è possibile sia richiesta la carta d’identità. Questo per confermare la corrispondenza tra chi ha acquistato il tagliando e la persona che si presenta allo spettacolo.
(FN)