Il regista de Il Miracolo Niccolò Ammaniti è stato querelato dalla famiglia Gregori, proprietaria della Madonnina di Civitavecchia che nel 1995 pianse sangue. La denuncia contiene un’intervista di Ammaniti, “di carattere diffamatorio”, nella quale affermava che la Madonna lacrimò “sangue di pollo” e che tutto “fosse un falso”.
La serie Il Miracolo, debuttata su Sky Atlantic, inizia proprio con una premessa: «durante un’operazione di polizia, viene ritrovata una statuetta di plastica della Madonna che piange sangue. Al mistero non c’è risposta, ma la potenza di quell’enigma può far impazzire e deragliare le vite di tutti quelli che entrano in contatto con questo evento».
Ma le allusioni non finiscono qui, perché il rimando alla vicenda della Madonnina è rintracciabile anche nell’inizio del film tv, dove si presenta l’interno del covo di un boss della ‘ndrangheta, richiamo palese all’avvocato dei Gregori che “era contemporaneamente impegnato professionalmente presso la Dda di Catanzaro”.
«Quanto affermato dall’Ammaniti, forse cercando di riaccendere i riflettori su una vicenda che ebbe un fortissimo eco mediatico e dunque sperando di poter fare più pubblicità alla sua serie tv, ha riaperto una ferita che io e la mia famiglia credevamo chiusa- si legge nell’atto depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia da parte di Fabio Gregori– Ciò sta provocando in me un fortissimo senso di malessere, sto rivivendo l’orrenda sensazione di sentirmi accusato di qualcosa ben sapendo di essere innocente».
Quello a cui fa riferimento Gregori è la vicenda che il Gip poi archiviò, ma che accusava la sua famiglia di truffa e abuso della credulità popolare. «Tutti gli eventi sopra richiamati – indica Gregori – hanno costretto me e la mia famiglia a subire un lungo calvario anche giudiziario nonché spesso ad essere sottoposti alla gogna mediatica».
Eppure, come ricorda Gregori, le indagini svolte all’epoca dei fatti accertarono che il sangue ritrovato sulla piccola statua fosse “umano”. (cs)