Dopo aver perso la maggior parte dei territori in Medio Oriente, l’Isis aspira a compiere attacchi «devastanti» e «più complessi» in Europa. Una notizia che riporta la paura del terrorismo fondamentalista islamico al centro dei discorsi nel vecchio continente, specialmente se si considera l’episodio di sabato scorso, quando un 21enne ceceno ha accoltellato diverse persone a Parigi, inneggiando all’Isis.
L’allarme verrà lanciato ufficialmente durante una riunione dei responsabili della sicurezza europea a Berlino nientedimeno che dal capo dell’intelligence britannica. Stando infatti alle indiscrezioni rilasciate dalla BBC, la rete televisiva del Regno Unito, il numero uno dell’MI5 Andrew Parker renderà pubblica la minaccia, e dichiarerà anche che dall’attacco di Westminster del 2017 sono stati dodici gli attacchi terroristici fermati in Gran Bretagna.
Ma le rivelazioni “pericolose” non si fermano qui, e pare proprio che tra i temi che verranno affrontati ci sarà anche il tanto discusso caso dell’avvelenamento dell’ex spia russa Serghei Skripal e della figlia Yulia, avvenuto a Salisbury il 4 marzo scorso. Parker infatti con ogni probabilità arriverà a formulare un’accusa contro il Cremlino per le «flagranti violazioni delle regole internazionali». Il capo dell’intelligence interna del Regno Unito infatti designerà il tentativo di assassinio come «attività maligna intenzionale e mirata», cosa che rischia di rendere la Russia un «paria». (as)