Due agenti della polizia locale in ospedale e un senegalese in manette con l’accusa di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Questo il bilancio dell’aggressione avvenuta sabato 12 maggio nel tardo pomeriggio in Piazza Duomo a Milano. Il fatto è stato denunciato dal SULPM, sindacato per la difesa dei diritti dei lavoratori degli enti locali e territoriali.
Tutto è iniziato quando il senegalese, venditore abusivo già noto alle forze dell’ordine, ha iniziato a fare gestacci a due “ghisa” in servizio in Piazza Duomo, insieme a due connazionali. Gli agenti hanno chiesto loro i documenti, ma il primo ha risposto con un secco rifiuto, iniziando a spintonarli. Subito dopo sono arrivati i due connazionali e una quindicina di altri venditori abusivi.
Gli agenti sono stati accerchiati e malmenati, per poi essere aiutati dall’intervento di altre pattuglie che hanno scongiurato il peggio. Il senegalese è stato poi accompagnato negli uffici e arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, mentre i “ghisa” sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso, da cui sono stati dimessi con cinque giorni di prognosi.
Il sindacato dei “ghisa” ha sollecitato Palazzo Marino sulla questione del Daspo Urbano. «Quei venditori abusivi non si dovevano trovare lì – tuona il segretario Daniele Vincini – Gli abusivi vanno allontanati». La soluzione sarebbe proprio l’applicazione del Daspo, ma per farla però, serve un regolamento di polizia urbana, che al momento Palazzo Marino non ha ancora trovato. (lp)