Sono stati liberati dodici turisti europei, tra cui 5 italiani e 7 svizzeri, presi in ostaggio nel Camerun occidentale dai miliziani separatisti anglofoni. A riferirlo Issa Tchiroma Bakary, il ministro della Comunicazione camerunense, precisando che il gruppo «era stato preso in ostaggio da una banda di terroristi armati nella zona di Nguti, nel sud-ovest del Paese africano, prima di essere liberati dai militari lunedì scorso grazie a un’ operazione speciale». Durante l’intervento decine di miliziani sono state neutralizzate e sottratte di grandi quantità di armi, munizioni e droga.
I turisti rapiti viaggiavano con l’organizzazione African Adventure Group nella zona di Moungo-Ndor, diretti al sito turistico Twin Lakes. Nell’operazione intrapresa dai militari camerunensi sono stati rilasciati anche sei consiglieri municipali della vicina regione nord-occidentale, altra zona di pressioni indipendentiste.
#Camerun Liberati 12 ostaggi, 5 sono italiani https://t.co/cpeSFt20zW
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) April 4, 2018
Da tempo Yaoundé, la capitale del Camerun, è in lotta contro i ribelli che vogliono l’indipendenza: nella regione la maggioranza è anglofona, risultando pari a un quinto della popolazione camerunense, prevalentemente francofona. Il 1 ottobre scorso i miliziani hanno dichiarato la nascita simbolica dello Stato «Ambazonia». Per tutta risposta il presidente Paul Biya ha imposto il coprifuoco con restrizioni sugli spostamenti e raid delle forze di sicurezza. La situazione è però peggiorata nelle ultime settimane, con l’aumento di sequestri e attacchi a militari e civili. (cs)