È salito a 64 morti il bilancio delle vittime del violento incendio avvenuto nella sera del 25 marzo nel centro commerciale Zimnyaya Vishnya nella Siberia sudoccidentale. Ed è stata soprattutto una strage di bambini, 41 secondo quanto riporta la Bbc online che cita funzionari russi. Il bilancio potrebbe comunque aggravarsi poiché, secondo la polizia, mancherebbero all’appello ancora 27 persone mentre altre 40 sarebbero rimaste gravemente ferite.
La tragedia è avvenuta nel mall Winter Cherry di Kemerovo, città mineraria circa 3.600 chilometri a est di Mosca, quando molte delle vittime si trovavano nei cinema del centro commerciale. Le fiamme hanno infatti avuto origine, secondo le autorità, in una delle sale cinematografiche al quarto piano, per poi diffondersi al resto della struttura. Almeno 20 persone sono state messe in salvo, mentre altre 100 circa sono state evacuate poco dopo l’allarme.
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Quello di Zimnyaya Vishnya è un complesso di 23.000 metri quadrati, aperto nel 2013, con 250 posti macchina, molti negozi, ristoranti, una sala cinematografica, sala bowling e un’aerea per i bambini. Le fiamme, secondo i primi accertamenti, sono partite dal quarto piano, nel pieno di una tranquilla apertura domenicale, con il centro gremito di famiglie con bambini, e hanno distrutto un’area di circa 1.600 metri quadrati. Il rogo ha bruciato anche lo zoo, situato al terzo piano, dove c’erano circa 200 animali, tra conigli, criceti, istrici, ricci, scoiattoli, procioni e volpi. Le fiamme comunque – hanno fatto sapere i vigili del fuoco – dopo diverse ore sono state domate.
Sull’episodio, rivela la Tass, è stata ora aperta un’inchiesta penale relativa alle cause, al momento non ancora chiare.
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