Il Codacons e altre parti civili del processo per disastro ambientale all’Ilva di Taranto hanno chiesto ai giudici della Corte d’Assise il sequestro di oltre 7,2 milioni di euro alla famiglia Riva, proprietaria dello stabilimento. La stessa associazione dei consumatori precisa che «la richiesta di sequestro è finalizzata a garantire i cittadini di Taranto danneggiati dall’inquinamento ambientale e finanziare approfondite indagini epidemiologiche sulla popolazione.»
Mercoledì 21, in una conferenza stampa davanti al Tribunale di Taranto, il Codacons ha comunicato di voler rendere pubblica anche la richiesta di sospensiva della vendita dell’Ilva alla cordata indiana, e una lettera all’Antitrust Europeo in cui si chiede che, in qualità di rappresentante dei cittadini di Taranto, l’associazione possa partecipare al processo Ilva.
L’associazione spiega anche che il Consiglio di Stato ha fissato al 28 marzo la data per la discussione del ricorso straordinario presentato dal Codacons e dagli abitanti per la sospensione del decreto ministeriale del 29 settembre 2017, riguardo il piano ambientale per l’Ilva. (af)