Continua incessantemente il lavoro degli investigatori sul caso dell’ex spia russa Serghei Skripal, avvelenata a Salisbury il 4 marzo scorso, e si arricchisce di nuovi e sconcertanti elementi. Il Regno Unito potrebbe essere ad un passo dal chiedere da riesumazione di corpi di transfughi russi morti in Gran Bretagna negli ultimi anni. È quanto scrive il Daily Telegraph sulla base di accuse lanciate ieri dal ministro degli Esteri britannico Boris Johnson. Johnson ha sostenuto la tesi secondo la quale Mosca avrebbe accumulato scorte dell’agente nervino Novichok a scopo di possibili omicidi politici.
Il giornale conservatore, molto vicino al ministro degli Esteri, attribuisce la notizia a fonti anonime che vorrebbero «molto probabile» un provvedimento del governo britannico in questo senso. I cadaveri in questione verrebbero sottoposti ad una serie di test su un’ipotetica contaminazione da gas Novichok, simile a quello che è stato usato per avvelenare l’ex spia russa Skripal e la figlia Yulia.
Ad oggi non è arrivata ancora nessuna conferma ufficiale, quindi si tratta solo di voci di corridoio, per quanto potenzialmente attendibili. Ma il governo britannico ha già preso alcuni provvedimenti simili: recentemente, su pressione del parlamento, ha ordinato un supplemento d’indagine sui casi di 14 persone russe o legate in qualche modo alla Russia, morte nel Regno Unito dopo la caduta dell’Urss. Le 14 morti in questione erano state archiviate in passato da Scotland Yard come «non sospette», ma la Gran Bretagna ad oggi ha deciso di voler considerare tutte le piste possibili. (as)