Ha confessato di aver ucciso la fidanzata Laura Petrolito, madre ventenne di due bambini trovata morta in un pozzo di Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa. Il responsabile del delitto, avvenuto presumibilmente intorno alle 22 di sabato scorso, è il ventisettenne Paolo Cugno condotto in carcere a poche ore dalla tragedia. «L’uccisione di Laura Petrolito – ha dichiarato il procuratore di Siracusa Francesco Paolo Giordana – è avvenuta nell’ambito di un rapporto travagliato».
Il delitto, sempre secondo il magistrato inquirente, sarebbe il risultato tragico di «una violenza progressiva» che ha caratterizzato il rapporto tra i due con continue liti negli ultimi mesi. Ancora il procuratore sostiene che alla base dell’omicidio ci sarebbero i «fantasmi della gelosia» di Paolo Cugno, padre di una bimba avuta 8 mesi fa con la ragazza, che era diventata madre di un bambino già a sedici anni con il fidanzato di allora.
L’assassino avrebbe colpito la ragazza con «almeno sei coltellate» secondo il medico legale, nascondendo infine il corpo in un pozzo artesiano. Dopo aver confessato, il giovane ha detto agli inquirenti anche dove aveva nascosto l’arma del delitto. «E’ una notizia drammatica che ha scosso tutta la comunità. Una donna, una giovane mamma, non può morire in questo modo violento». Le parole sono del sindaco di Canicattini Marilena Miceli, che conosceva la vittima da 17 anni, da quando a tre anni, dopo esser stata abbandonata dalla madre, Laura aveva iniziato a esser seguita dai i servizi sociali.