Il muro perimetrale di un ex monastero di Napoli è crollato questa mattina. L’episodio è avvenuto in via San Paolo, alla chiesa San Paolo Maggiore, nel centro storico della città. Cinque operai sono rimasti feriti, uno di questi è attualmente ricoverato in prognosi riservata. Si pensa possa essere successo a causa della pioggia o per un quadro fessurativo pregresso molto grave che forse doveva essere puntellato meglio”.
“Quello che sappiamo ora è che durante i lavori di ristrutturazione del convento, credo regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza – ha dichiarato il geometra Pezzella dell’ufficio Sicurezza abitativa del Comune di Napoli – è crollata una parte dell’arcata del cortile antico coinvolgendo gli operai. Per fortuna, tranne uno che sembra in condizioni gravi, gli altri stanno bene”.
L’area è ora posta sotto sequestro mentre i vigili del fuoco stanno facendo ulteriori accertamenti per per fare in modo che la parte confinante, dove vivono religiosi e dove alcune stanze vengono anche affittate agli studenti, continui ad essere utilizzata.
“Abbiamo trovato l’operaio sepolto e altri due che erano stati sbalzati fuori – ha raccontato Domenico Caputo, vice dirigente dei vigili del fuoco – abbiamo scavato con le mani perché c’erano situazioni pericolanti e utilizzare mezzi meccanici avrebbe comportato delle vibrazioni e quindi il rischio di altri distacchi”. Secondo Caputo, quello che è successo “è stato il crollo di due pilastri con le rispettive volte nel chiostro del convento”. (ei)