«Il Pd dopo Renzi? Spero siano a disposizione per dare una via d’uscita al Paese». Matteo Salvini ha aperto così a un possibile dialogo anche con il Partito Democratico pur di dar vita a un governo di centrodestra. Nella conferenza stampa a Milano successiva all’incontro con i neoeletti del Carroccio, il segretario leghista ha anticipato che entro aprile presenterà una manovra economica votata alla riduzione fiscale.
Pronto al dialogo anche con i partiti che hanno perso alle politiche, Salvini ha ribadito però che «o c’è un governo, oppure la parola torna agli italiani». Quel che è certo, nell’ottica del leader leghista, è che non si faranno «pastrocchi», chiudendo dunque la porta a governi di larghe intese. Sul versante del centrosinistra in attesa della Direzione di lunedì, la prima dopo le dimissioni di Renzi, prende forma la candidatura alla guida dei dem del governatore del Lazio Zingaretti, appena confermato alle Regionali.
Sono l’ex governatore del Piemonte Sergio Chiamparino e l’ex Guardasigilli Andrea Orlando ad appoggiare la candidatura a segretario del Pd di Zingaretti, il quale a Repubblica aveva detto che il partito dovrebbe rimanere all’opposizione in questa legislatura. Pare sfilarsi dalla competizione per la segreteria democratica invece il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che in un tweet ha definito questo scenario poco serio vista che la sua iscrizione al Pd risale a pochi giorni fa.
Letti @Corriere e @ilmessaggeroit Ieri ho lavorato su ILVA e Piombino non ho parlato con alcun padre nobile del Pd. Detto + volte considererei poco serio fare il segretario di un partito di cui ho preso 3gg fa la tessera ! Oggi alle 18 vado a presentarmi al mio circolo.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) March 9, 2018
Intanto il Movimento Cinque Stelle ha nominato i capigruppo di Camera e Senato per quest’inizio di legislatura. A Montecitorio è stata scelta Giulia Grillo, mentre a Palazzo Madama guiderà il gruppo dei grillini Danilo Toninelli. «Siamo una lampadina gialla che illuminerà il Parlamento con gli interessi e le esigenze dei cittadini», ha detto il capo politico Di Maio, il quale ha poi assicurato che un governo pentastellato ci sarà. Nel caso in cui si formasse un esecutivo di centrodestra con i voti anche del Pd, «prenderemo i popcorn e vedremo aumentare ancora di più il nostro consenso». (a.d)