«Sono stati commessi degli errori, che non ripeteremo. E dobbiamo delle scuse ai passeggeri». Parole di Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. L’azienda era stata duramente attaccata dopo il caos nei trasporti ferroviari dei giorni scorsi dovuto al maltempo. Situazione che aveva portato, soprattutto al Centro Sud, molte cancellazioni e ritardi di parecchie ore lasciando a piedi tanti passeggeri. «Quando uno sta sette ore in treno c’è poco dire, bisogna solo scusarsi, e attrezzarsi per fare sì che non accada più” afferma ancora Mazzoncini».
Esprime un parere diverso l’ad di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile, che attacca la scarsa affidabilità delle previsioni meteorologiche: «Noi ci muoviamo secondo piani di emergenza che prevedono tre livelli, lieve, medio e grave, legati agli allarmi meteo della Protezione civile. La nevicata attesa su Roma era debole. Siti meteo qualificati stimavano 3 centimetri al suolo con esaurimento del fenomeno alle 7 di mattina. In realtà i centimetri di neve sono stati 15 e ha nevicato fino alle 10».
I disagi si sono concentrati soprattutto nel Lazio a causa della mancanza di sistemi antineve e antighiaccio. Sistemi che non sono stati realizzati perché, continua Mazzoncini, «l’investimento era considerato ingiustificato dalla legge dato che in media a Roma nevica una volta ogni 28 anni». Ora Fs promette di investire subito 100 milioni di euro per ammodernare le linee. Linee che, nei giorni di maltempo, hanno visto una maggiore circolazione dei treni ad alta velocità rispetto ai treni regionali maggiormente usati dai pendolari. Su questo aspetto Mazzoncini svicola: «Il numero dei treni regionali circolato è enormemente superiore a quello delle Frecce».
Per la giornata di oggi, 28 febbraio, Trenitalia garantisce la circolazione dell’80% dei treni ad alta velocità, Italo annuncia ancora limitazioni ai suoi servizi mentre a livello regionale nel Lazio l’offerta aumenta dal 50% al 70%.
(gg)