È di quattro morti il bilancio delle vittime dell’esplosione avvenuta nella notte di domenica 25 febbraio nella città britannica di Leicester (East Midlands, Inghilterra centrale). Lo scoppio ha provocato un incendio e semidistrutto uno stabile di due piani che ospitava, al livello della strada, un minimarket e, ai piani superiori, alcuni appartamenti. A riferirlo sono stati i media britannici che, citando testimoni e fonti dei servizi di soccorso, hanno resa nota la presenza di altri quattro feriti che sono stati trasportati in ospedale.
L’episodio, le cui cause sono al momento ancora incerte, è avvenuto fra Carlisle Street e Hinckley Road, in un’area molto frequentata della città. La polizia, che sta intimando insieme al servizio antincendio di Leicester di non avvicinarsi alla zona a causa dell’origine ancora sconosciuta dell’esplosione, ha comunque escluso l’ipotesi che si tratti di attentato terroristico. «La causa dell’esplosione – hanno chiarito – sarà oggetto di un’indagine congiunta da parte della polizia e del servizio antincendio di Leicester. Vorremmo chiedere ai media e al pubblico di non speculare sulle circostanze dell’incidente, ma in questa fase non vi è alcuna indicazione che possa essere collegato al terrorismo».
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Mentre nella mattina di lunedì 26 febbraio, la BBC ha comunicato che i vigili del fuoco useranno cani da ricerca e soccorso per cercare eventuali sopravvissuti per tutto il giorno, un portavoce del servizio antincendio e soccorso ha spiegato che i servizi di emergenza stanno cercando di capire se l’edificio crollato presentasse delle problematiche strutturali tali da condurre alla distruzione dello stabile.