Tempi duri per i pendolari lombardi, che nel prossimo mese dovranno fare i conti con ben quattro differenti agitazioni sindacali. La prima, che vedrà incrociare le braccia i dipendenti Trenord, è in programma per venerdì 23 febbraio. Lo sciopero si protrarrà dalle 9 alle 17 ed è stato indetto dal sindacato Orsa Ferrovie. In tale intervallo, come comunica l’azienda, «il servizio regionale, suburbano, aeroportuale, così come la lunga percorrenza, potrebbero subire ritardi, variazioni e cancellazioni». Non sono neppure previste le consuete fasce orarie di garanzia, anche se è stato comunicato che «viaggeranno i treni in partenza entro le ore 9 e con arrivo a destinazione finale entro le 10. Solo i collegamenti aeroportuali Milano Cadorna/Milano Centrale – Malpensa Aeroporto e Malpensa Aeroporto – Bellinzona, in caso di non effettuazione dei treni, potranno essere sostituiti da autobus point to point senza fermate intermedie».
Il secondo blocco andrà invece in scena giovedì 8 marzo dalla mezzanotte alle 21 nell’ambito dello “Sciopero generale categorie e comparti pubblici e privati” indetto da Usi e Usb. In aggiunta ai dipendenti del settore ferroviario, potrebbero non presentarsi sul posto di lavoro anche gli impiegati Atm che di norma garantiscono i servizi metro, bus e tram. Ma non è finita qui, perché i lavoratori Trenord potrebbero causare nuovi disagi anche mercoledì 21 marzo e il fine settimana successivo. Nel primo caso lo sciopero durerà otto ore, dalle 9 alle 17, e riguarderà il personale mobile, i macchinisti e i capitreno; il secondo avverrà invece dalle 21 di sabato 24 alle 21 di domenica 25, ed è indirizzato anche ai dipendenti di Ferrovie dello Stato e Nuovo Trasporto Viaggiatori, società che gestisce i treni ad alta velocità di Italo. (av)