Esplosione in un’azienda chimica del comasco: 7 feriti, allarme nube tossica

Una violenta esplosione si è verificata nel primo pomeriggio all’interno di un’azienda di Bulgarograsso, in provincia di Como. Si tratta della Ecosfera, una ditta specializzata nel trattamento e nella trasformazione di rifiuti speciali. Il boato, fortissimo, è stato udito a chilometri di distanza. Diversi i lavoratori coinvolti nell’incidente: uno è in gravi condizioni, gli altri sei in codice giallo. Secondo quanto riportano i soccorritori vi sarebbe anche «un numero imprecisato» di codici verdi. Per questo, le autorità competenti hanno dichiarato la «maxiemergenza», inviando contestualmente sul posto cinque ambulanze, tre mezzi medici e l’elicottero del 118. E’ inoltre presente a livello precauzionale un’unità di decontaminazione per il rischio chimico. Ancora da chiarire le cause all’origine della deflagrazione, verificatasi all’interno di un silos che ha poi preso fuoco.

«E’ stato un botto tremendo», scrivono su Facebook i residenti di Bulgarograsso commentando le immagini della colonna di fumo nero levatasi in cielo dopo l’esplosione. Il timore, adesso, è che la nube possa contenere sostanze tossiche. Tuttavia, nonostante non siano stati ancora effettuati i canonici rilievi dei Vigili del Fuoco, il Comune ha già diramato una nota informativa precisando che «non sussistono, al momento, rischi per la popolazione. Il Sindaco e la Protezione Civile sono sul loco e in costante contatto con i tecnici, che stanno monitorando l’evolversi della situazione».
L’onda d’urto dell’esplosione ha anche danneggiato alcune automobili che stazionavano nel parcheggio dell’azienda. L’episodio segue di poche settimane quello verificatosi lo scorso 3 gennaio in provincia di Pavia, quando venne dato alle fiamme un capannone di rifiuti utilizzato come discarica abusiva.
Sono fatti che in Lombardia, ormai, non rappresentano più una novità. Negli ultimi tre anni, infatti, in regione sono stati contati ben 33 roghi a impianti di smaltimento rifiuti, la maggioranza dei quali distribuiti nelle province di Milano (8), Brescia (7) e Pavia (6). Questi numeri, come spiega il presidente della commissione d’inchiesta bicamerale sul ciclo dei rifiuti Claudia Braga, confermano «una inversione del flusso dei rifiuti rispetto alla stagione della “Terra dei fuochi”, e ciò è dovuto all’alta presenza di impianti di trattamento che ricevono molti rifiuti dal Centro Sud».

La provincia di Como è legata anche a un’altra notizia di giornata relativa alla dispersione di composti chimici. La rottura di un tubo di un’azienda di Senna Comasco ha infatti causato lo sversamento di circa mille litri di colorante nella rete fognaria e, da lì, nel fiume Seveso. Che ha dunque assunto un insolito colore blu. Numerosi i cittadini milanesi che, accortisi dell’anomalia, hanno immortalato con alcuni scatti fotografici le nuove sfumature dell’acqua. Sarà l’Arpa Como a farsi carico delle verifiche relative alla possibile presenza di sostanze inquinanti. (av)

Il Seveso tinto di blu

 

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