In questo momento l’unica certezza è che le prossime elezioni politiche si svolgeranno nella primavera del 2018. Tra un panettone e un pandoro, il 19 dicembre la Camera dovrebbe esprimersi sulla legge di bilancio mettendo in scena l’ultimo atto della legislatura. Dopo un paio di giorni il Senato potrebbe approvarla in modo definitivo lasciando al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’onere di sciogliere le camere.
Vero è che, l’attuale XVII° Legislatura arriverà alla sua naturale scadenza il prossimo 15 marzo e in questo caso, l’Articolo 61 della Costituzione prevede che, sciolte le Camere, il tempo massimo per dar luogo alle nuove elezioni sarebbe di 70 giorni. Con questa ipotesi quindi l’ultima data utile sarebbe domenica 20 maggio 2018. Opzione, questa, che darebbe la possibilità di far coincidere oltre alle elezioni regionali e politiche anche il primo turno delle amministrative in alcuni comuni; una sorta di grande election-day.
Molti partiti però, spingono per andare alle urne subito dopo l’approvazione, imminente, della legge di Bilancio ora in Parlamento. In questo caso, nonostante le pressioni di Silvio Berlusconi, che vorrebbe organizzare le elezioni per il mese di maggio\giugno e in attesa della sentenza che lo riguarda, pendente in Europa; è probabile che si andrà a votare una domenica tra il 4 e il 18 marzo.
In caso di mancata nomina di un successore, gli articoli 61 e 85 della Costituzione, prevedono la possibilità che Gentiloni continui a governare a patto che l’esecutivo non venga sfiduciato. La lista degli aspiranti premier è lunga: Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Matteo Renzi e si attende il nome del centrodestra che al momento, sulla carta, ha più chance di raggiungere il 40% ma senza la maggioranza al Senato.
Silvio Berlusconi intervistato da Fabio Fazio, ha ipotizzato di schierare il generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli a Palazzo Chigi. Un candidato visto di buon occhio da Roberto Maroni ma non dal segretario della Lega Matteo Salvini che alza la paletta rossa.
Le consultazioni che Mattarella avvierà tra qualche settimana saranno lunghe e davvero tortuose quindi l’ipotesi di arrivare a giugno con Gentiloni ancora in carica, potrebbe risultare la più probabile.