È morto a 83 anni Charles Manson, in carcere dal 1970 come mandante di nove omicidi nell’estate del ‘69. Nato a Cincinnati nel ’34 da una prostituta, Manson trascorse la sua adolescenza fuori e dentro dai penitenziari statunitensi. Nel ’67 decise di fondare una setta, chiamata The Family. Un misto di razzismo, new age e cultura hippie. Raccolse più di 50 seguaci, quasi tutti emarginati ed esclusi. Il 9 agosto del ’69 Manson inviò 4 adepti, un uomo e tre donne, a Cielo Drive, ricco quartiere di Los Angeles, con il compito di penetrare nella villa abitata da Roman Polanski e la moglie Sharon Tate, e ucciderli.
Arrivati sul posto, i seguaci di Manson uccisero un passante e tre amici della Tate. La modella, incinta di otto mesi, fu accoltellata ripetutamente. Con uno straccio intriso del sangue delle vittime, i membri della Family scrissero sulla porta di casa la parola “Pig”, maiale, mentre sullo specchio del bagno “Helter Skelter”, titolo di una canzone dei Betales. Il giorno seguente la setta uccise, con modalità molto simili, un imprenditore e sua moglie, e poi due ex appartenenti alla Family. La scia di omicidi si fermò il 26 agosto, ma la setta poté continuare la sua attività criminale per alcuni mesi, fino al 1970 quando Manson fu arrestato. Charles Manson si è spento alle 20 e 13 di domenica in un ospedale a Bakersfield in California, dove si trovava ricoverato per un’emorragia intestinale.