Sarà la prova generale per i Giochi Olimpici di Parigi del 2024. La Coppa del Mondo di rugby tornerà in Francia nel 2023, a soli 16 anni dall’ultima volta. Battuto, oltre all’Irlanda, il favoritissimo Sudafrica, indicato due settimane fa come miglior candidato in gara da un gruppo di esperti convocato dal World Rugby, l’organo di governo della palla ovale nel mondo. Lo stesso che oggi, a Londra, ha scelto di ignorare il parere degli specialisti e ha preferito la Francia.
Congratulations to France who have been awarded Rugby World Cup 2023 following World Rugby Council’s vote #RWC2023 pic.twitter.com/8enJhanPmW
— World Rugby (@WorldRugby) 15 novembre 2017
“La candidatura vincitrice era forte e completa”, ha spiegato il presidente di World Rugby, Bill Beaumont. “Tutte e tre le concorrenti hanno alzato moltissimo l’asticella della qualità e tutte avevano le caratteristiche per vincere. Come è stato dimostrato dalle differenze minime nelle votazioni”.
Il successo della Francia, in realtà, è stato piuttosto netto. Già nel primo turno si contavano 18 voti per i transalpini, 13 per il Sudafrica e 8 per l’Irlanda, eliminata. Al ballottaggio, il risultato della prima tornata è stato replicato (24 a 15).
Le partite del Mondiale saranno divise tra Marsiglia, Lione, Villeneuve-d’Ascq, Bordeaux, Nantes, Tolosa, Nizza, Saint-Etienne e Parigi-St. Denis, che ospiterà la finale, allo Stade de France. Nelle scorse settimane era stato ipotizzato anche il coinvolgimento dell’Italia per alcune gare, che ora sembrerebbe tuttavia escluso.
Il Sudafrica forse pagato la scelta di non fare lobbying alla viglia del voto, a differenza delle avversarie. Del resto, erano in molti a ritenere improbabile che la William Webb Ellis Cup, il trofeo riservato ai vincitori, tornasse a Parigi a così breve distanza dall’ultima volta. E la candidatura dell’Irlanda, che non ha mai ospitato la competizione, era data per sconfitta in partenza. La scelta naturale sembrava così quella di un ritorno in Africa, a 28 anni dalla vittoria dei padroni di casa sotto gli occhi di Nelson Mandela, nella finale contro la Nuova Zelanda raccontata da Clint Eastwood in Invictus. “È una notizia devastante”, ha commentato John Smit, che nel 2007 sollevò la coppa proprio allo Stade de France come capitano del Sudafrica. “Le meraviglie del voto segreto”, ha scherzato amaro.
That is devasting news, the joys of a secret ballot
— John Smit (@JohnSmit123) 15 novembre 2017