IL SEMESTRE FILTRO DI MEDICINA RISCHIA DI ESSERE UN FLOP: LA RICOSTRUZIONE

Il primo esperimento del semestre filtro a medicina rischia di tramutarsi in un clamoroso flop. È quanto emerge dai risultati dei primi test d’ingresso, sostenuti dagli studenti lo scorso 20 novembre. Una debacle dovuta principalmente agli esiti delle prove in Fisica, disastrosi in tutta la penisola. Secondo i dati diffusi dai singoli atenei, infatti, la percentuale dei promossi si aggira tra il 9 e il 17%. Leggermente più alti, invece, i dati nei test di Chimica e Biologia, superati dal 22-23% dei ragazzi. Per accedere al corso, però, è necessario superare tutti e tre gli esami: il rischio è che il numero dei promossi sia inferiore rispetto ai quasi 20mila posti resi disponibili dalla nuova legge.

LA RIFORMA
Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca

Si tratta di una questione certamente spinosa per il Ministero dell’Università e della Ricerca, che prende origine dalla riforma voluta dal Ministro Anna Maria Bernini e approvata nel giugno scorso. I pilastri della «riforma d’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria» sono sostanzialmente due: l’abolizione dei test d’ingresso, con il superamento del numero chiuso. E l’istituzione di un semestre aperto (il cosiddetto “semestre filtro”), ad accesso libero e con la contemporanea iscrizione a un altro corso di studio affine (ad esempio Farmacia, Biotecnologie, Scienze Biologiche, e altri).

Durante il semestre filtro – le cui attività didattiche, nel concreto, sono durate circa tre mesi, dal 1° settembre a fine novembre – i partecipanti hanno studiato tre materie: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ciascun insegnamento dal valore di 6 crediti formativi (CFU), per un totale di 18, riconosciuti anche in caso di immatricolazione al corso affine.

La riforma, poi, prevede che le tre prove siano sostenute nello stesso giorno, contemporaneamente, e nella stessa forma in tutta Italia. Il test è composto da 93 domande, 31 per ogni materia delle quali 15 a risposta multipla e 16 a completamento. Sulla base del punteggio ottenuto in questa prova, infine, andrà stilata una graduatoria nazionale che determinerà gli aventi diritto all’immatricolazione definitiva al corso di medicina.

LA PROVA, POI IL CAOS

Ed è qui che arriva il caos degli ultimi giorni. Riassunto: la teoria del meccanismo previsto dalla riforma non si è concretizzata. Anzi. A lamentarsi del funzionamento di questo primo semestre filtro non sono solo gli studenti, ma anche diversi esponenti degli Atenei, da professori a rettori. «Non si possono sostenere nello stesso giorno tre esami così impegnativi. E poi il tempo a disposizione era poco» ha dichiarato al Corriere Francesca Ballarini, insegnante di Fisica a Pavia. A farle eco Giuseppe Arcovito, ex professore di Fisica medica alla Cattolica di Roma ora in pensione, e uno dei quattro docenti che hanno preparato i quesiti di Fisica, che ha definito le domande a completamento «un’insensatezza, pensata da incompetenti».

Roberto Bellotti, rettore dell’Università di Bari

«Per me non è stata una sorpresa. La vastità e la profondità dei programmi erano sproporzionate rispetto al tempo a disposizione: dieci settimane di corso per argomenti che di solito si studiano nel doppio del tempo». È questa la posizione di Roberto Bellotti, rettore dell’Università di Bari e professore di Fisica applicata. In un’intervista rilasciata sempre al Corriere, Bellotti ha anche affermato di aver esternato tutte le sue preoccupazioni riguardo la questione circa un mese fa, in un incontro con lo stesso Ministro Bernini.

Il secondo appello delle tre prove è previsto per il 10 dicembre, e i risultati verranno pubblicati il 23 dello stesso mese. Ma se dovesse confermarsi questa tendenza, l’antivigilia sarebbe davvero amara. Per gli studenti, ma anche per chi, quando a marzo era passata la legge, aveva esultato per la “fine del numero chiuso”: paradossalmente, il meccanismo del semestre filtro potrebbe aver reso l’ingresso alla facoltà di medicina ancora più selettivo.

Acura di Vito Lotito

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