Le Faroe cambiano la legge sull’aborto dopo 70 anni

Le Isole Faroe, dopo quasi 70anni, cambiano la legislazione sull’aborto, una delle più restrittive in Europa. Con 17 voti favorevoli e 16 contrari, il Løgting – il parlamento faroese – ha approvato il 4 dicembre la nuova normativa sull’aborto, che legalizza l’aborto fino alla fine della dodicesima settimana di gravidanza. La nuova regolamentazione entrerà in vigore il 1° luglio del 2026, sostituendo le leggi risalenti al 1956.

«Questo cambiamento afferma finalmente l’autonomia delle donne sui propri corpi». Lo dichiara Ingilín Didriksen Strømm, uno dei quattro parlamentari che hanno presentato il disegno di legge, sottolineando come questa modifica rappresenti «un giorno storico per le Isole Faroe». Soddisfatta del cambiamento anche Amnesty International: «Dopo anni di campagne, finalmente abbiamo una legge che rispetta il diritto delle donne e di tutte le donne incinte a un aborto sicuro e legale fino alla dodicesima settimana».

La legislazione precedente consentiva l’aborto solo in determinate circostanze, come stupro, incesto o rischio per la salute della donna incinta. Spesso, infatti, molte si sottoponevano alla procedura recandosi in Danimarca, che permette l’aborto su richiesta entro le prime 12 settimane.

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