Come un déjà-vu, eppure è una storia nuova. Nuova è la città, nuovo il liceo, stessa invece è la lista. Un nuovo terremoto nei confronti dell’istituzione scolastica e della sua funzione educativa. Sette giorni dopo la denuncia della ‘lista stupri’ apparsa nei bagni del liceo classico Giulio Cesare di Roma, la stessa lista è apparsa in un nuovo liceo. Protagonista della vicenda, avvenuta il 3 dicembre, è il liceo scientifico Antonio Vallisneri di Lucca. «Sono episodi che guardi sempre da lontano, pensando siano impossibili, e invece ti
ritrovi coinvolto e ti chiedi come sia potuto succedere nella tua scuola» il commento di Maria Ida Barbieri, una delle rappresentanti degli studenti, diffuso da Il Tirreno.
IL RITROVAMENTO DELLA LISTA
Tutto sembra ricordare la vicenda romana, ‘vecchia’ di solo qualche giorno. Una ‘lista’ con nomi di due studentesse del liceo, apparsa nei bagni maschili dell’istituto scolastico mercoledì 3 dicembre. Ad accorgersene gli studenti, che hanno informato docenti e dirigente scolastico. Un gesto che si discosta dalla bravata adolescenziale, avvicinandosi all’emulazione. Una delle due studentesse coinvolte nella «scritta abominevole» ha ricevuto una foto della lista direttamente sul suo telefono. Immediata è stata la denuncia
(a carico di ignoti) alle autorità, fatta insieme alla famiglia nel primo pomeriggio della stessa giornata. La lista è stata coperta nel pomeriggio del ritrovamento per direttiva della dirigente scolastica Rosa Maria Mencacci ma, ribadiscono i rappresentanti d’istituto intervenuti a commentare l’episodio, la cancellazione materiale non annulla automaticamente anche la violenza né il gesto.

«Durante le prime ore scolastiche di oggi (3 dicembre) è apparsa una scritta abominevole nei bagni della nostra scuola. Una lista con due nomi, messi lì come se fossero alla gogna» hanno scritto i rappresentanti degli studenti, portando il commento anche sul significato psicologico e sociale del gesto. «Per fortuna, appena la preside è stata messa a conoscenza dell’accaduto, il bagno è stato ritinteggiato. Ci sentiamo in dovere di comunicare il nostro profondo dissenso. Vogliamo che si conosca anche questa fetta del corpo studentesco che di solidarietà non ne ha, tantomeno nei confronti delle donne. Come rappresentanti d’istituto, ci opponiamo fortemente a ogni tipo di violenza».
La scuola ha fatto sapere che, una volta individuato l’autore, potrebbero essere avviati procedimenti disciplinari per vandalismo. Durante la mattina del 4 dicembre, i rappresentanti degli studenti hanno incontrato la dirigente Mencacci.
EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE, LA CAMERA APPROVA IL CONSENSO INFORMATO
È un periodo storico in cui l’attenzione sui rapporti tra generi è costante ed elevata, ma la cronaca sembra confermare che limitarsi a focalizzare l’attenzione mediatica sul tema non basta. La ‘lista stupri’ lucchese è comparsa nella cronaca nazionale solo poche ore dopo l’approvazione della Camera dei deputati del disegno di legge sul consenso informato, presentato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il testo approvato dalla Camera (non ancora diventato legge) prevede che la scuola, prima di svolgere con gli studenti attività su temi legati alla sessualità, debba ottenere il consenso informato preventivo dei genitori (o, nel caso di studenti maggiorenni, degli stessi). Educazione sessuale che lo stesso disegno di legge relega solo alle scuole di secondo grado, escludendo dunque la possibilità di percorsi nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie.
A cura di Martina Carioni