Polemica sull’editore fascista: Zerocalcare lascia “Più libri più liberi”

«Purtroppo ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio: non si condividono gli spazi con i nazisti». Si apre così il video di Zerocalcare, nome d’arte di Michele Rech, con cui il fumettista aretino ha comunicato la sua decisione di non partecipare a “Più libri più liberi”, la kermesse organizzata a Roma dall’Associazione Editori Italiani per la presenza di una casa editrice fascista.

L’occhio del ciclone

Al centro della tempesta la presenza tra gli stand di “Passaggio al bosco”, accusata di distribuire testi che celebrano figure nazifasciste. Il vento ha soffiato sulla polemica. Rapidamente si è passati da una lettera di un centinaio di autori all’Aie in cui si chiedeva di ripensarci alle prime defezioni illustre. Non solo Zerocalcare, il ciclone è arrivato anche al Campidoglio. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato che non ne prenderà parte. «C’è un punto di dissenso che non ci permette di inaugurare la fiera – ha commentato l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio – abbiamo un’idea diversa in merito alla gestione di un catalogo esplicitamente neofascista, razzista e antisemita». Gli altri firmatari, tra cui Alessandro Barbero e Anna Foa, a parte il giornalista Valerio Nicolosi hanno invece scelto di non boicottare. «Gli spazi pubblici si occupano con le proprie idee» ha commentato la storica.

Il post su Instagram di Zerocalcare con cui annuncia l’addio alla fiera
Cos’è “Passaggio al bosco”

Nata a Sherwood, nella biblioteca di Casaggi, intitolata al leggendario bosco di Robin Hood. Diretta da Marco Scatarzi fin dal 2017, anno della sua nascita, ha diffuso il suo catalogo di oltre 300 titoli in tutti i luoghi di aggregazione della destra radicale, compresa CasaPound. Fino a qualche anno fa aveva un banchetto ad Atreju e ha espresso figure politiche all’interno di Fratelli d’Italia. Scatarzi ha firmato il primo libro della sua casa editrice Essere Comunità. Orientamenti per militante identitario, una sorta di vademecum per il bravo fascista. In catalogo figurano inoltre Benito Mussolini, con la sua Dottrina del fascismo e il fondatore di Ordine Nuovo, associazione politico-culturale di estrema destra neofascista, Clemente Graziani.

Marco Scatarzi, direttore della Casa editrice “Passaggio al bosco”
La reazione

Le parole di Zerocalcare hanno scatenato la reazione di altri autori e giornalisti. Marco Malvaldi, autore tra gli altri dei Racconti del bar Lume ha commentato: «Se Zerocalcare non vuole condividere lo spazio con i neofascisti, non andare significa lasciare loro spazio». Si sono uniti anche lo storico Giordano Bruno Guerri e il filosofo Massimo Cacciari: «Qualunque forma di censura è completamente sbagliata». Anche i giornali non hanno risparmiato aspre critiche. «Secondo noi Zerocalcare avrebbe ragione, se ne avesse una. Il coraggio richiede carattere e lui non ne ha né uno né l’altro» ha commentato Luigi Mascheroni sulla prima pagina del Giornale.  Mentre Libero gli dedica un trafiletto sbeffeggiandolo e chiamandolo «il Novello Nanni Moretti». Forse dimenticando che l’apologia di fascismo, come quella fatta “Passaggio al bosco” è anticostituzionale.

Marco Fedeli

Laurea Triennale in Lettere (Università degli Studi di Milano)

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