“La battaglia contro il mio sangue”. È questo il titolo del saggio pubblicato da Tatiana Schlossberg, nipote diretta del 35º presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, proprio nel giorno dell’anniversario della sua morte.
Il tragico annuncio
Con un commovente testo sul New York Times, la trentacinquenne rivela al pubblico di essere affetta da una rara e terribile forma di leucemia, che si riscontra solo nel 2% dei pazienti e che, secondo i medici, le lascerebbe appena un anno di vita.
La tragica diagnosi, ricevuta lo stesso giorno del suo secondo parto ormai un anno e mezzo fa, non è però un caso isolato. Questa infatti si aggiunge a una serie di disgrazie che da decenni colpiscono la sua famiglia, in quella che popolarmente viene definita oggi la “Maledizione dei Kennedy”.
Quella di Tatiana, giovane giornalista e madre di due figli, sembra davvero una battaglia contro il sangue: quello malato della leucemia e quello che da generazioni lega la sua famiglia a un destino segnato da tragedie improvvise e dolorose. «Lassù qualcuno non ci ama». Così Robert F. Kennedy commentò con amarezza, la lunga scia di incidenti e lutti che segnavano la famiglia, dopo che suo fratello Ted sopravvisse a un incidente aereo nel 1964. Non poteva sapere che quattro anni dopo, il 5 giugno 1968, anche lui sarebbe stato ucciso da colpi d’arma da fuoco, dopo aver vinto le primarie democratiche in California.
Ma che cos’è questa maledizione?
I casi della famiglia Kennedy sono innumerevoli e tutti accomunati da una terribile sorte. Le morti, infatti, sono spesso tragiche e sfortunate, e colpiscono anche i membri più giovani della dinastia. Un esempio è Patrick Bouvier Kennedy, terzo figlio di John F. Kennedy e della First Lady Jacqueline, che morì appena due giorni dopo la nascita prematura a causa di una malattia polmonare nel 1963. Tra gli episodi più ricordati c’è naturalmente l’assassinio del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, ucciso a Dallas, dall’ex militare e attivista Lee Harvey Oswald. Ma non fu l’unica tragedia a sconvolgere la famiglia. Anche il fratello del presidente, Ted Kennedy, sopravvissuto sia a un grave incidente aereo sia al celebre incidente automobilistico di Chappaquiddick nel 1969, morì poi nel 2009 per un tumore al cervello.
Continua la scia di sventure
A macchiare ulteriormente un destino già provato da tante sventure, ci sono poi gli scandali che hanno segnato le generazioni successive. È ricordata, ad esempio, la morte per overdose nella villa estiva dei Kennedy della ventenne Saoirse Roisin Kennedy Hill, così come il suicidio di Mary Richardson Kennedy, ex moglie di Robert F. Kennedy Jr., trovata senza vita nel giardino della sua casa a Bedford, New York, dopo anni di lotta contro alcolismo e depressione.
In modo trasversale, viene spesso citata anche Marilyn Monroe, amante del presidente. Spesso anche la sua morte per overdose a soli 36 anni è associata alle tragiche ombre che circondano la famiglia Kennedy. La lista purtroppo è lunga e sventurata segnata ormai da decenni da un destino che ha contribuito a rafforzare questa diceria popolare che da tempo macchia la famiglia.

La critica di Tatiana
Nel suo articolo sul New York Times, Tatiana non parla di “maledizione”. La donna si sofferma sul peso ereditato dalla propria storia familiare e sulla profonda tristezza di dover immaginare un futuro in cui non potrà vedere crescere i suoi due bambini.
Accanto alla confessione personale, la giornalista riserva anche spazio a una riflessione politica, criticando apertamente le scelte del cugino Robert F. Kennedy Jr, ministro della salute dell’amministrazione Trump, noto per posizioni controverse su vaccini e politiche sanitarie.
Secondo Tatiana, tagli e misure che indeboliscono il sistema sanitario hanno un impatto diretto e drammatico su chi combatte malattie rare come la sua. Le sue sono parole dure. Denunciano quanto le decisioni politiche possano pesare sulla vita dei più fragili e su una famiglia che, ancora una volta, si trova a fare i conti con la sofferenza.
A cura di Diadora Alacevich