Quali sono i limiti entro cui uno Stato può decidere se sei una brava mamma o un bravo papà? La legge ma non è sempre così. È il caso della “famiglia nel bosco”, passata alla cronaca il 13 novembre scorso quando i magistrati hanno tolto la potestà genitoriale al padre Nathan e alla madre Catherine Birmingham, affidando i figli Utopia Rose, Galorian e Bluebell a una struttura protetta di Vasto.
Stato etico: un amore organicista

Uno Stato forte, “etico” in grado di imporre il proprio ethos (Il costume e la moralità) ai suoi cittadini. Il suo ideatore è Friedrich Hegel. Secondo il pensatore tedesco l’eticità si realizza inizialmente nella famiglia, quella che per Hegel è la prima forma di Stato. Caratterizzata dall’armonia e dall’amore, ogni membro è disposto a sacrificare i propri interessi per l’altro. Si passa poi alla società civile. Qui non prevale l’amore e il bene della famiglia, gli interessi si frammentano. Il singolo si impone sulla collettività.
La sintesi avverrà solo nello Stato. Nell’ultima istituzione si riafferma l’unità della famiglia, frazionata nella società civile. Nello Stato hegeliano si sintetizza l’interesse privato in nome di quello pubblico e collettivo. Come la famiglia funziona quando tutte le sue parti funzionano, allo stesso modo lo Stato può esistere solo come organismo collettivo fondato su tutte le sue parti. Secondo Hegel prima viene lo Stato e poi i cittadini. Da questa teoria deriva l’idea che il tutto sia superiore alle parti. Perciò devono essere i singoli a piegare i propri interessi a quelli della collettività.
I regimi totalitari
Questa idea di Stato forte, portatore di diritti superiori a quelli dei singoli, degenera in quelli che saranno i più famosi totalitarismi del ’900. Il regime nazista e fascista a d esempio si basano proprio su questa teoria. Lo Stato deve pervadere ogni ambito della società da quella pubblica a quella privata. Deve essere lo Stato attraverso i diversi media, radio, giornali e istruzione a influenzare i suoi cittadini, formando delle parti utili alla Nazione.

Il modello liberale

All’opposto dello Stato etico che impone ai suoi cittadini un comportamento da seguire c’è il modello liberale. Questo accoglie una ricca eredità nella storia del pensiero occidentale. John Locke e Immanuel Kant su tutti. Secondo questo filone di pensiero l’agire dello Stato deve essere sempre vincolato e conforme alle leggi vigenti, una Costituzione scritta. La prima ad averla sarà la monarchia inglese, la Magna Carta del 1215 che limitava i poteri del sovrano, cedendoli al Parlamento.
L’uscita dallo stato di natura
Secondo Locke e in generale tutti i filosofi giusnaturalisti esistono dei diritti naturali superiori a quelli dello Stato. Nello stato di natura tutti gli uomini possono infatti essere uguali e godere di una libertà senza limiti. Con l’introduzione del denaro e degli scambi commerciali, tuttavia, l’uomo inizia a accumulare le sue proprietà e a difenderle, escludendone gli altri dal possesso. Sorge a questo punto l’esigenza di uno Stato, di una organizzazione politica che assicuri la pace fra gli uomini. Questi stringono così un vero e proprio contratto sociale, cedendo alcuni dei propri diritti a un organismo terzo. Lo Stato non può perciò negare i diritti naturali: vita, libertà, uguaglianza civile e proprietà, violando il contratto sociale, ma secondo Locke ha il compito di tutelare i diritti naturali inalienabili propri di tutti gli uomini.