Sono circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%) le donne italiane nella fascia d’età tra 16 e 75 anni che, almeno una volta nella vita, hanno subito violenza fisica o sessuale. Tra le forme più gravi, il 5,7% delle donne ha subito stupri o tentati stupri. L’ultima indagine sulla violenza contro le donne dell’Istat ha diffuso i primi risultati per il 2025, confermando un quadro di gravità estrema, ma anche di crescente consapevolezza e richiesta d’aiuto tra le vittime.
La crescita delle violenze tra le più giovani
Se si guarda ai cinque anni precedenti l’intervista, il dato complessivo sulla violenza fisica o sessuale si mantiene sostanzialmente stabile (l’11,0% nel 2025 rispetto all’11,2% nel 2014, considerando la fascia 16-70 anni). Tuttavia, emerge un incremento significativo per le giovanissime: per le donne tra i 16 e i 24 anni, la violenza subita è salita dal 28,4% del 2014 al 37,6% nel 2025. Questo aumento è trainato in particolare dalla violenza sessuale, che nella stessa fascia d’età è passata dal 17,7% al 30,8%.
Chi commette le violenze
Sono gli ex partner a risultare più spesso responsabili delle violenze fisiche o sessuali (ciò accade per il 18,9% delle donne che al momento dell’intervista avevano un ex partner). Va inoltre sottolineato che gli stupri sono opera soprattutto di partner attuali o precedenti, che sono responsabili del 63,8% di tutti gli stupri rilevati (il 59,1% dagli ex partner e il 4,7% dal partner attuale).
Aumentano le richieste di aiuto, ma non le denunce
I dati 2025 evidenziano una maggiore consapevolezza del reato subito. La percentuale di vittime che considerano l’episodio violento come un reato è aumentata: per la violenza subita dal partner, è passata dal 30,1% al 36,3%. Di conseguenza, sono raddoppiate le richieste di aiuto ai Centri Antiviolenza e ai servizi specializzati (dall’4,4% del 2014 al 8,7% del 2025). Questa tendenza è confermata dai dati del 2023, dove i Centri Antiviolenza (CAV) hanno registrato un aumento delle richieste di aiuto (+41,5% dal 2017), assistendo 61.514 donne. Nonostante la maggiore consapevolezza e la ricerca di supporto, i comportamenti di denuncia alle Forze dell’ordine restano stabili.
Il quadro Istat mostra che la violenza non è diminuita strutturalmente negli ultimi cinque anni. E si insinua oggi soprattutto nella vita delle donne più giovani. La speranza sta in quel raddoppio delle richieste di aiuto. Segno che la rotta verso la fuoriuscita dalla violenza è sempre più cercata e sostenuta dai servizi specializzati.