Caso Epstein, Trump cambia idea: «Votate per pubblicare i file, non abbiamo nulla da nascondere»

Ennesimo cambio di direzione del presidente americano Donald Trump. Adesso il tycoon spinge il suo partito per votare a favore della pubblicazione di tutti i file sul caso Epstein. «I repubblicani dovrebbero votare per la pubblicazione dei documenti – ha scritto sul social Truth -. Perché non abbiamo nulla da nascondere. Ed è tempo di voltare pagina rispetto a questa bufala dei democratici portata avanti solo per distrarre dal successo dei repubblicani». Il dietrofront del presidente è arrivato dopo la rivolta della sua base di consenso Maga, in protesta per il rifiuto di Fbi e Dipartimento di Giustizia alla pubblicazione dei documenti del finanziere.

La posizione di Trump

Le mail pubblicate settimana scorsa dalla commissione della Camera hanno evidenziato come Epstein credesse che Trump «sapesse delle ragazze». Rimane però poco chiaro il contesto e il significato della frase. Il presidente americano ha cercato di sviare l’attenzione verso i rapporti intrattenuti tra il finanziere e i politici Democratici: «Il Dipartimento di Giustizia ha già reso pubbliche decine di migliaia di pagine di Epstein e sta guardando a vari democratici (Bill Clinton, Reid Hoffman, Larry Summers) e ai loro rapporti con Epstein». Ciò che interessa al tycoon è tornare «a concentrarsi sull’economia» e a parlare dei «successi» ottenuti dall’amministrazione «sull’inflazione, taglio delle tasse, sicurezza dei confini e deportazioni dei criminali illegali. Parliamo degli obiettivi raggiunti dai repubblicani e non cadiamo nella trappola di Epstein, che è una maledizione per i democratici non per noi», ha concluso il presidente Usa.

La rottura con il popolo Maga

I suoi elettori hanno da sempre espresso la volontà di rendere pubblici i documenti sul caso, come era anche stato promesso da Trump durante la campagna elettorale. Una promessa non mantenuta che ha causato una spaccatura interna ai repubblicani. La rottura tra “The Donald” e la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene, da sempre sua fedele sostenitrice, è una testimonianza del clima di tensione che sta attraversando il Grand Old Party. La rappresentate alla Camera, si era allontanata da Trump, e ha più volte affermato di sentirsi in pericolo, e ha dichiarato, sabato 15 novembre, che le critiche online di Trump avevano scatenato un’ondata di minacce nei suoi confronti.

No Comments Yet

Leave a Reply