Nuova beffa al Louvre: due tiktoker colpiscono (ancora) l’orgoglio francese

Il museo più famoso del mondo è di nuovo nell’occhio mediatico. Un altro episodio della saga “Sicurezza del Louvre” si è verificato il 14 novembre. Protagonisti due giovani tiktoker belgi che, eludendo le guardie, sono riusciti ad appendere una loro foto incorniciata nella stanza dove si trova il quadro simbolo del museo: la “Gioconda” di Leonardo da Vinci.

DIPINTO ARROTOLATO E CORNICE DI LEGO
Il quadro appeso al Louvre da due tiktoker belgi

È passato meno di un mese dal clamoroso furto al Louvre, già denominato il “colpo del secolo” dai media francesi e non, e il museo si trova coinvolto in un nuovo episodio che suscita l’imbarazzo dei francesi, ma con conseguenza ben meno gravi rispetto all’altro. Questa volta non sono stati ladri professionisti a eludere la sicurezza, ma due giovani tiktoker di origine belga con l’obiettivo di appendere un loro quadro nel museo.

E ci sono riusciti, documentando passo dopo passo l’impresa in un video pubblicato su Instagram e TikTok. Il primo ostacolo era superare i controlli di sicurezza all’entrata, elusi facilmente perché non avevano con sé pezzi di grandi dimensioni. Allora come hanno portato il quadro all’interno? Lo stratagemma oscilla tra il banale e il geniale: un dipinto arrotolato e una cornice costruita con pezzi di lego pieghevoli, montati insieme solo dopo essere entrati nell’edificio, un’ora prima della chiusura.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Neal & Senne (@neal_senne)

Neal e Senne, questi i loro nomi, avevano in mente di attaccarla proprio di fianco alla Gioconda, ma per via del personale di sicurezza e del poco tempo a disposizione, hanno cambiato i piani, appendendo la tela più lontano dal noto dipinto, ma comunque nella stessa sala. Un’impresa audace, considerando le misure rafforzate dopo il furto di ottobre.

Il tiktoker che ha appeso il quadro amatoriale al museo del Louvre

«Sapevamo che sarebbe stato rischioso. Una volta appesa l’opera d’arte, ce ne siamo andati immediatamente. Non volevamo provocare la sicurezza o aspettare la loro reazione», hanno spiegato. I giovani, con 48mila follower su TikTok, hanno fatto un’operazione simile al Museo di Belle Arti di Gand, in Belgio: dopo aver nascosto il dipinto sotto il giubbotto, hanno aspettato che una sala del museo fosse vuota e hanno appeso al muro l’opera artigianale, che però ha suscitato l’interesse di alcuni visitatori che, pensando fosse vera, hanno scattato una foto ricordo.

IL COLPO DEL SECOLO

88 milioni di euro. Questo il valore del furto del 19 ottobre che ha dell’incredibile. Sembra calcare il copione di un film come “Mystère au Louvre” (2017) o una serie tv come “Lupin” (2021). In soli sette minuti la banda di ladri, con indosso gilet gialli come quelli dei lavoratori del cantiere, è salita su un montacarichi e si è introdotta nella Galleria di Apollo, al primo piano dell’ala Denon del museo, rubando otto gioielli.

Nei giorni successivi la ministra della Cultura Rachida Dati, dall’iniziale difensiva, è passata ad un tono di ammissione. Ha affermato che ci sono state mancanze nella sicurezza nel museo. È stato il quotidiano Libération ad approfondire il tutto, esaminando vecchi documenti relativi a gare d’appalto e ispezioni. La conclusione? I problemi alla sicurezza sono di lunga data, e alcuni potevano essere evitati: la password per accedere ai sistemi di sicurezza era proprio “LOUVRE”, tutto maiuscolo.

Il montacarichi utilizzato dai ladri il 19 ottobre 2025
AGGIORNAMENTI SUL CASO

Dopo una prima settimana senza risultati, ci sono state due ondate di arresti, la prima sabato 25 ottobre e la seconda mercoledì 29 ottobre. Le indagini della procura di Parigi hanno individuato quattro possibili persone coinvolte. Tre di questi sono stati arrestati, mentre la donna 38enne, compagna di uno della banda, è stata rilasciata, anche se resta indagata per il furto.

Per quanto riguarda i gioielli, ancora introvabili, la procuratrice Laure Beccuau ha affermato: «Si stanno esaminando tutte le possibilità del mercato parallelo che potrebbero consentire la vendita di questi gioielli, che spero non avvenga a breve».

No Comments Yet

Leave a Reply