ATP Finals, Jannik Sinner è ancora “The Maestro”: battuto Alcaraz in due set

Jannik Sinner, nel suo castello, l’Inalpi Arena di Torino, ricorda a tutti chi è il re delle Finals. L’azzurro bissa il titolo battendo Carlos Alcaraz in due set (7-6, 7-5) e mette il punto esclamativo su un’altra stagione sensazionale. Un match combattuto punto a punto tra i primi due del ranking mondiale. Sono trentuno le vittorie consecutive su cemento indoor per Jannik. 57 successi stagionali e solo sei sconfitte. L’altoatesino conquista il torneo senza aver concesso un set e dopo aver perso solo un turno di servizio proprio nella finale contro lo spagnolo.

La partita

Settimo titolo stagionale per Jannik Sinner, che impreziosisce il bottino di fine anno con il titolo di Torino. Una finale gestita alla perfezione: solido nel primo set al servizio e altrettanto impeccabile nel tamponare i problemi dati proprio dalla battuta arrivati nel secondo parziale. È un meraviglioso deja-vu, arrivato non contro l’outsider Taylor Frtiz, ma ai danni del diretto rivale Alcaraz dopo una partita al cardiopalma. Nel primo set si lotta su ogni palla. Al termine del tie-break Jannik ha vinto solo due punti in più dello spagnolo (46 vs 44).

Il secondo parziale inizia però in salita: Sinner commette due doppi falli consecutivi e il game è compromesso. Break in apertura. Ma Jannik non demorde, e dal tifo incondizionato dell’Inalpi, rimane in scia di Alcaraz. Il numero uno del ranking ATP sembra meno lucido e a corto di idee. Carlitos subisce il gioco da fondo dell’azzurro e perde la battuta al sesto gioco. Si procede on serve, ma le difficoltà si fanno più evidenti. Alcaraz si presenta più volte a rete, ma non ha molto in mano, e subisce i passanti di Sinner.

Il servizio di Carlos diventa più prevedibile e Jannik si fa trovare pronto, inizia a comandare dalla risposta e nel dodicesimo gioco arriva il match point. I due iniziano a scambiare, e dopo 15 colpi è lo spagnolo il primo a sbagliare. È finita. Sinner è The Maestro per la seconda volta consecutiva. Come a Melbourne 2024, quando ha conquistato il suo primo titolo slam, si lascia andare sul tanto adorato cemento del terreno di gioco. Il pubblico esplode per ribadire il proprio amore incondizionato per il beniamino di casa che ha riscritto, ancora una volta, la storia del tennis italiano.

Jannik Sinner alle ATP Finals 2025. Ѐ il secondo titolo consecutivo nel Masters di fine anno.
Oltre ogni critica e ogni difficoltà

Non è stata sicuramente un’annata semplice quella di Jannik Sinner, soprattutto a inizio stagione, quando i tre mesi di stop per il “Caso Clostebol” potevano compromettere la preparazione per tutto il resto dell’annata. Dopo la sosta forzata, Jannik era tornato in campo a Roma per gli internazionali e subito la sfida con Alcaraz. Nel giro di un mese arriveranno due sconfitte pesantissime ai danni del numero uno azzurro, soprattutto quella a Parigi al Roland Garros. Quei tre errori su altrettanti match point a favore potevano trasformarsi in fantasmi difficili da scacciare.

E poi la stagione sull’erba, superficie più congeniale al gioco di Sinner, eppure al primo turno ad Halle arriva la sconfitta con Bublik. L’allora numero uno al mondo arriva a Wimbledon avvolto dai dubbi. Ma ai Championships Jannik è nella sua migliore condizione e il tabellone sembra predisporre il tutto per la resa dei conti. La finale? È un film che nell’anno si vedrà per ben sei volte: Sinner contro Alcaraz, numero uno contro numero due del ranking, inevitabile. Prima di entrare in campo, l’azzurro tocca il soffitto con la mano destra accarezzando la scritta “Se saprai affrontare il trionfo e la sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo”. Jannik riesce nell’impresa e strappa la corona a Carlos proprio sul terreno che lo aveva visto dominare nelle ultime due edizioni: per la prima volta nella storia un italiano vince a Wimbledon.

Quando ci sono Jannik e Carlos è inevitabile che siano loro a contendersi il titolo, ed è così anche agli US Open. Stavolta è l’azzurro ad avere i favori del pronostico, ma dall’altra parte c’è un Alcaraz più agguerrito che mai, ed è lui a porre a fine al dominio di Sinner a New York. Da quella delusione Jannik ha trovato uno stimolo per continuare a progredire, spingendo il suo tennis e il suo fisico oltre il limite in questo finale. E il campo gli ha dato ragione. Trionfo a Pechino, Vienna e Parigi. Infine, l’ultimo atto del 2025 tennistico di Sinner, la ciliegina sulla torta di un’annata che, nonostante i malumori per l’assenza in Coppa Davis, è stata sensazionale: la riconferma del titolo a Torino.

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