Donald Trump ha detto ai microfoni di DAZN che il trofeo della Coppa del mondo per club rimarrà nello Studio Ovale della Casa Bianca. Il Chelsea, che il 13 luglio ha vinto il titolo battendo 3-0 il PSG in finale, riceverà una copia fatta per l’occasione dalla FIFA.
Trump e la finale di Coppa del mondo per club
La scena l’ha vista tutto il mondo. Il capitano del Chelsea Reece James pronto ad alzare la coppa del mondo per club, la squadra poco dietro, febbrile, in attesa di iniziare i caroselli post vittoria. Nel mezzo, tra le casacche blu del team londinese, spiccano dei capelli biondi e una cravatta rossa. Donald Trump è lì con loro a festeggiare. Il tycoon batte le mani e sorride con sguardo sornione, mentre i giocatori lo guardano con incredulità e un po’ di imbarazzo.
Il leader degli Stati Uniti, insieme al presidente della FIFA Giovanni Infantino, avrebbe dovuto solamente consegnare il trofeo ai giocatori, per poi scendere dal palco e lasciare la squadra ai festeggiamenti. Ma, nonostante Infantino cercasse di farlo scendere, Trump è rimasto lì, al centro dell’attenzione. Il presidente della FIFA poi è risalito sul palco per cercare di trascinare il tycoon almeno dietro i giocatori. E ci è riuscito a fatica.
L’incidente è solo l’ultimo di una serie di scontri tra la presidenza americana e la federazione calcio, iniziati subito dopo l’inizio del secondo mandato Trump. Infantino aveva rivelato il trofeo della Coppa del mondo per club in un evento allo Studio Ovale a marzo e da quel giorno è rimasto alla Casa Bianca.
«Ho detto, quando verrete a prendere il trofeo? E loro mi hanno risposto: Non lo verremo mai a prendere. Lo puoi avere tu e tenerlo nello Studio Ovale. Ne faremo uno nuovo», ha dichiarato Trump durante un’intervista ai microfoni di DAZN, il broadcaster ufficiale della Coppa del mondo per club. Per poi aggiungere: «E ne hanno fatto veramente uno nuovo. Sono veramente entusiasta».
La FIFA non ha ancora risposto ufficialmente all’indiscrezione del presidente USA. Il tycoon, comunque, continua a essere entusiasta per il calcio e ha ipotizzato che in futuro potrebbe varare un ordine esecutivo per cambiare il nome da “soccer” (termine tradizionale con cui gli americani indicano lo sport) con il termine “football” (che negli Stati Uniti indica il football americano). Una passione che, promette il tycoon, continuerà anche in futuro: «Il calcio è probabilmente lo sport più internazionale di tutti quindi credo che possa veramente unire il mondo». Poco importano i ban e i raid dell’ICE (l’agenzia migratoria statunitense) promessi per i tifosi stranieri che speravano di vedere le partite in attesa di un visto.