
Il progetto per la realizzazione del nuovo stadio a San Siro prosegue a pieno ritmo, con l’approvazione da parte della Giunta del Comune di Milano della delibera di Linee di Indirizzo. L’atto segna una fase cruciale nell’iter amministrativo per l’acquisto dell’area dell’attuale stadio Meazza da parte di Inter e Milan, con l’obiettivo di sviluppare un impianto all’avanguardia che diventerà il nuovo cuore pulsante dello sport a Milano.
I prossimi step
Con la delibera appena approvata, il Comune di Milano ha dato il via a un processo che prevede la creazione di un Gruppo di Lavoro interdirezionale. Questo gruppo sarà incaricato di avviare la Conferenza dei Servizi, un passo necessario per valutare gli aspetti tecnici della proposta e garantire che rispetti tutte le normative e linee guida fissate dalla Giunta Comunale a gennaio 2023. Sarà quindi un lavoro di coordinamento tra i vari dipartimenti per analizzare i dettagli del progetto e la sua coerenza con le indicazioni pubbliche.
Contestualmente, il Comune pubblicherà un avviso di ricezione della proposta per un periodo di almeno 30 giorni, con lo scopo di sollecitare eventuali altri soggetti interessati a contribuire alla rigenerazione dell’area, alla costruzione di un nuovo stadio o alla rifunzionalizzazione dell’attuale impianto. Il valore dell’intero compendio immobiliare, che include sia lo stadio Meazza che le aree circostanti, è stato stimato in 197 milioni di euro, secondo una valutazione dell’Agenzia delle Entrate.
Milan, Scaroni: «Il nuovo stadio darà valore alla zona tutto l’anno»
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha sottolineato l’importanza economica del progetto, affermando che «con questo progetto i conti tornano». Durante un recente evento, Scaroni ha ricordato le difficoltà di gestione dell’attuale stadio, evidenziando come la ristrutturazione del Meazza non sia una soluzione praticabile: «Pensate alla difficoltà di gestire un cantiere con due squadre che giocano ogni tre giorni davanti a 70mila persone. Sarebbe impensabile».
Scaroni ha inoltre affrontato il tema della mentalità conservatrice che spesso ostacola i cambiamenti, specialmente in Italia, dove le novità sono talvolta viste con diffidenza. Il nuovo stadio, secondo il presidente del Milan, non solo migliorerà l’esperienza per i tifosi, ma darà anche un nuovo volto all’area di San Siro, creando un ambiente vivibile tutto l’anno. «San Siro, quando non ci sono partite, è un’area vuota. Il nuovo stadio, invece, darà valore alla zona tutto l’anno», ha dichiarato Scaroni, facendo riferimento anche al sostegno del Comune, che sembra essere sempre più concreto.
🏟️ MILAN PRESIDENT OPTIMISTIC ABOUT SAN SIRO PURCHASE BY SUMMER
According to Milan President Paolo Scaroni, speaking at the “Infrastructure and Sport: Wealth for the Country” event organized by PWC/Calcio e Finanza, the Rossoneri and Inter are progressing toward acquiring San… pic.twitter.com/q7XSRilVYU
— Capology (@CapologyDB) March 19, 2025
Il Docfap
L’invio del Docfap – Documento di fattibilità delle alternative progettuali – rappresenta una pietra miliare nel cammino verso la realizzazione del nuovo stadio. Il documento di circa 300 pagine fornisce una panoramica delle soluzioni tecniche, economiche e finanziarie previste per il progetto. Esso include una stima dei costi, le modalità di intervento e l’analisi dell’impatto ambientale. Tra gli aspetti più rilevanti, si evidenzia la creazione di uno stadio da 71.500 posti, con un’area circostante che includerà parcheggi sotterranei, spazi verdi e strutture commerciali, contribuendo a una riqualificazione dell’intera zona.
Il progetto non si limiterà alla costruzione del nuovo impianto sportivo, ma prevede anche una completa trasformazione urbana dell’area. Circa il 50% delle aree circostanti sarà destinato a spazi verdi, con la previsione di creare ben 55.000 metri quadrati di parchi e altre aree verdi.
Tempi e costi
Secondo le stime, l’affare complessivo tra il nuovo stadio e la rifunzionalizzazione dell’attuale impianto Meazza è valutato oltre un miliardo di euro. I lavori per il nuovo stadio potrebbero iniziare nel 2027, subito dopo l’Olimpiade Invernale del 2026, con la possibile inaugurazione nel 2030.
L’obiettivo di tutte le parti coinvolte è concludere l’iter di acquisto dell’area entro luglio 2025, data cruciale per evitare l’attivazione di vincoli legati all’età dell’impianto attuale. Una volta ricevuto il Docfap, il Comune avrà 30 giorni per esaminare la proposta, e successivamente verrà lanciato un bando pubblico per l’acquisto dell’area. Questo bando durerà circa 30 giorni e darà la possibilità ad altri soggetti di presentare offerte. Tuttavia, si prevede che l’offerta di Inter e Milan sarà favorevole, dato che l’area è destinata a rimanere ad uso sportivo.
Il destino del Meazza
Il progetto prevede la demolizione del 75-80% dell’attuale stadio, con una stima dei costi di abbattimento che si aggira attorno agli 80 milioni di euro. I lavori di demolizione partiranno dal tetto, senza l’utilizzo di esplosivi, e procederanno a scendere, con la rimozione dei vari anelli dello stadio. La parte finale dell’operazione riguarderà lo smaltimento dei detriti, che comporterà una parte significativa del budget destinato alla demolizione.

Per quanto riguarda le opzioni alternative, il Milan ha ancora a disposizione il progetto di San Donato, che rimane in piedi nel caso in cui il progetto di San Siro dovesse incontrare ostacoli. L’Inter, invece, ha perso l’opzione su Rozzano, poiché i diritti esclusivi sui terreni sono scaduti lo scorso gennaio.
Le dichiarazioni di Inter e Milan
Dopo l’invio del Docfap, Inter e Milan hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui sottolineano che la proposta è stata elaborata «dai migliori professionisti ed esperti del settore», e che rappresenta un progetto destinato a «essere un benchmark a livello internazionale». I club hanno ribadito l’impegno a lavorare con l’Amministrazione Comunale per perfezionare i dettagli e completare l’acquisizione dell’area entro luglio 2025.
Il sindaco Giuseppe Sala ha aggiunto che, al momento, è ancora troppo presto per fare una valutazione completa del progetto. Ha sottolineato che il Docfap è un documento tecnico che deve essere esaminato nei dettagli, e che il Comune procederà con il bando pubblico una volta completata l’analisi. «Se tutto funziona, come penso, quella sarà la base con cui avvieremo un bando pubblico», ha dichiarato Sala, confermando che l’offerta di Inter e Milan sarà favorita, ma il bando dovrà comunque essere emesso per rispettare le normative.
Con questi sviluppi, il progetto per il nuovo stadio di San Siro continua a muoversi, con l’obiettivo di concludere l’iter entro i prossimi anni, portando Milano verso una nuova era sportiva e urbana.