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Crolla la tregua in Medioriente: nuovi raid israeliani su Gaza

La tregua in Medioriente è arrivata al capolinea, almeno per ora. L’accordo tra Israele e Hamas, raggiunto il 19 gennaio, è crollato dopo che lo Stato Ebraico ha lanciato una serie di raid aerei simultanei sulla Striscia di Gaza. Il bilancio dei morti, secondo il ministero della salute palestinese, avrebbe superato i 300 tra civili e combattenti.

L’attacco

L’operazione è scattata alle 2:30 del 18 marzo, con una serie di raid simultanei su Gaza City, Deir al-Balah e Khan Younis. Le Israel Defense Forces (IDF) hanno annunciato l’attacco su Telegram, dichiarando di voler colpire «obiettivi terroristici» di Hamas.

L’ordine è partito direttamente dal ministro della difesa, Israel Katz, autorizzato a procedere da Benjamin Netanyahu. Tel Aviv sostiene che Hamas abbia ripetutamente violato gli accordi, negando il rilascio completo degli ostaggi e respingendo tutte le proposte avanzate dal mediatore statunitense Steve Witkoff.

Poco dopo, l’organizzazione terroristica palestinese ha accusato Israele di aver ripreso l’aggressione, per poi ribadire che è dall’inizio del cessate il fuoco che lo Stato Ebraico continuava a violarla.

I raid israeliani arrivano dopo settimane di negoziati inconcludenti per prolungare il cessate il fuoco. Ora, resta da capire se l’operazione sarà un’azione di pressione su Hamas per proseguire i negoziati oppure l’inizio di una nuova fase della guerra.

Dalla Casa Bianca, intanto, arrivano conferme sulla conoscenza dell’attacco. La portavoce Karoline Leavitt ha ribadito: «La posizione di Trump è chiara ed è stata già ribadita: Hamas, gli Houthi e chiunque minacci Israele e gli Stati Uniti pagherà caro».

Secondo fonti israeliane, nella Striscia di Gaza restano 59 ostaggi , ma meno della metà sarebbe ancora in vita. Hamas, invece, oltre alle morti nei raid di questa notte,  denuncia almeno 150 vittime negli ultimi quasi due mesi di tregua, accusando Tel Aviv di aver violato più volte l’accordo.

Ettore Saladini

Laureato in Relazioni Internazionali e Sicurezza alla LUISS di Roma con un semestre in Israele alla Reichman University (Tel Aviv). Mi interesso di politica estera, politica interna e cultura. Nel mio Gotha ci sono gli Strokes, Calcutta, Martin Eden, Conrad, Moshe Dayan, Jung e Wes Anderson.

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