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Meloni torna in Parlamento, la proposta del centro-destra sull’Ucraina

La premier Giorgia Meloni cerca di mettere tutti d’accordo. Presenterà il 18 marzo in Parlamento, dopo due mesi di assenza, la proposta unitaria del centro-destra sulla questione Ucraina. Lunghi dialoghi con i suoi due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini, fortemente in disaccordo fra loro sul piano di riarmo europeo. Ma finalmente sembra delineata una proposta. 12 punti in cui non ci sono commenti sulle ultime iniziative di Francia e Inghilterra. Ciò che la premier cercherà di evitare saranno le diatribe con il martoriato centro-sinistra. Anche in questo campo continuano le battaglie tra il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Meloni ha l’obiettivo di dimostrare che il centro-destra è compatto rispetto alle politiche internazionali, cosa che non si può dire dell’opposizione.

Le ipotesi

Le ultime settimane avevano lasciato un retrogusto amaro nella maggioranza. Più volte Salvini e Tajani si sono esposti a favore e contro alle trattative europee di aiuto a Kiev. Secondo Meloni il Governo deve rispondere unito in questo momento, alle richieste che vengono da Bruxelles e non solo. La Lega è stata accontentata dalla premier sul contingente militare europeo, a cui Meloni si oppone. Aggiungendo che il nome Rearm non è sufficiente a indicare l’impegno che ci vorrebbe anche su altre questioni non solo militari, come la cybersecurity.

Più che sulle divergenze, la maggioranza tenta di puntare sulle questioni che trovano tutti i partiti d’accordo. Sono due i punti toccati: imprescindibilità del ruolo degli Stati Uniti e imprescindibilità del ruolo della Nato. Per il centro-destra il Patto Atlantico deve essere al centro di qualsiasi risoluzione. Per Meloni sarà comunque una giornata complicata perché non verrà trattata solo la proposta. Il caso Almasri, i centri per migranti in Albania e i servizi offerti da Elon Musk con Starlink. Sono solo alcuni dei temi sui quali verranno posti interrogativi, visto che sembrano irrisolti da un po’.

Le posizioni diverse

Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, ha votato a favore del Rearm Plan europeo, ma si è astenuto sulla mozione di aiuto all’Ucraina. Di diversa visione l’alleanza europea di Matteo Salvini, i Patrioti per l’Europa, fortemente contrari al piano di riarmo proposto da Bruxelles. Antonio Tajani e il suo partito Forza Italia, che a livello europeo stanno con il Ppe di von der Leyen, si sono mostrati favorevoli al piano.

Sono intervenuti anche Noi Moderati, di Maurizio Lupi, estremamente favorevoli al riarmo europeo. Nelle ultime settimane le spinte all’interno del centro-destra hanno costretto la premier a prendere in considerazione le varie obiezioni. L’appuntamento in Parlamento è fondamentale per fare in modo che l’Italia si dimostri unita a livello internazionale.

Francesca Neri

Laurea triennale in Storia Contemporanea all'Università di Bologna. Laurea Magistrale in Scienze Storiche e Orientalistiche all'Università di Bologna, con Master di I Livello in African Studies all'Università Dalarna.

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