Comune di Milano, Bottero all’Edilizia sociale dopo le inchieste sull’urbanistica

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Dopo le dimissioni dell’Assessore alla Casa Guido Bardelli, il sindaco di Milano Beppe Sala ha ridefinito le deleghe della giunta comunale. Fabio Bottero, tesserato Pd ed ex primo cittadino di Trezzano sul Naviglio per dieci anni, è stato nominato assessore all’Edilizia residenziale pubblica. A Emmanuel Conte, già assessore al Bilancio, va il pacchetto del Piano Casa.

Ma non dovrà gestire i lavori pubblici, che spetteranno invece a Marco Granelli, che continuerà a occuparsi anche di Protezione civile e decoro urbano. «Le funzioni di indirizzo politico in materia di polizia locale», come scrive una nota di Palazzo Marino, saranno nelle mani di Sala. Che si prende così in carico il settore più bersagliato dall’opposizione (finora di responsabilità di Granelli).

La nomina di Bottero

Bottero, 47 anni, era una dei nomi contenuti nella rosa presentata dal segretario comunale del Pd Alessandro Capelli a Sala. Scartati invece i nomi del consigliere regionale Pietro Bussolati, dell’ex consigliere del Pirellone Fabio Pizzul, dell’ex deputato Emanuele Fiano. E del criminologo Roberto Cornelli, già segretario milanese del Pd come Bussolati.

Bottero ha una laurea in Bocconi e nel 2024 si è candidato alle europee con i democratici, senza venire però eletto. Durante il suo periodo come sindaco di Trezzano, ha portato avanti battaglie contro le infiltrazioni mafiose nel comune dell’hinterland milanese per «promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile».

Ora da assessore dell’Edilizia residenziale pubblica avrà il compito di recuperare gli alloggi sfitti e migliorare le condizioni di chi vive nelle case Mm a Milano.

Le reazioni della maggioranza

«Negli scorsi giorni ci siamo confrontati diverse volte con il sindaco Sala. Come noto, per noi era importante che entrasse in giunta una figura politica. Fabio è stato un ottimo sindaco per dieci anni. È stato indicato nella rosa proposta dalla segreteria e apprezzato trasversalmente dentro il partito democratico», ha raccontato il segretario milanese del Pd, Alessandro Capelli. Con la nomina di Bottero, i dem acquisiscono un assessorato in più (prima erano cinque, ora sei), e soprattutto si intestano un dossier fondamentale in chiave di campagna elettorale a Milano.

Dagli altri partiti di maggioranza non sono mancate le critiche sulla scelta di assegnare il ruolo di Bardelli a un esponente del Pd. Critica la vicepresidente di Azione, Giulia Pastorella. «La riorganizzazione delle deleghe, arrivata senza alcun tipo di condivisione, solleva i soliti dubbi sul metodo di lavoro e il modo in cui vengono prese le scelte dal sindaco», ha commentato. Analoga la reazione di Francesca Cucchiara dei Verdi. «Nonostante il sindaco avesse confermato di voler avviare un confronto, la riorganizzazione delle deleghe e il nome del nuovo assessore sono arrivati oggi senza alcuna condivisione».

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

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