
Lunedì 10 marzo, attorno alle dieci di mattina, una nave cargo portoghese si è schiantata contro una petroliera noleggiata dall’esercito statunitense, al largo della costa nord-orientale dell’Inghilterra. Tra i due equipaggi, trentasei persone sono state portate a terra e stanno bene. Una sola persona, parte dell’equipaggio della nave cargo, risulta dispersa.
La cargo, chiamata Solong, conteneva quindici container di cianuro di sodio, una sostanza altamente tossica e solubile in acqua. La petroliera, la Mv State Immaculate, invece, trasportava carburante destinato a jet militari Usa. La collisione tra le due navi ha generato un incendio e c’è il serio rischio di una catastrofe ambientale.
La dinamica della collisione
Come sia avvenuto l’impatto non è ancora chiaro. Ma i dati del sito di tracciamento navale MarineTraffic mostrano che una nave era in movimento e l’altra era quasi ferma quando è avvenuto lo scontro.
La Mv Stena Immaculate era partita dal porto greco di Agioi Theodoroi e stava andando alla deriva a una velocità di 0,1 nodi. La Solong si è avvicinata da nord a una velocità di sedici nodi, mentre era in rotta dal porto scozzese di Grangemouth a Rotterdam, nei Paesi Bassi.
Cianuro di sodio in mare
Sulla Solong c’erano quindici container di cianuro di sodio, una sostanza tossica e solubile in acqua, stando a un resoconto della Lloyd’s List Intelligence, una società che fornisce informazioni sul commercio marittimo. Per ora, tuttavia, non ci sono abbastanza informazioni per valutare i possibili danni ambientali. Non è chiara l’entità della perdita della petroliera e se il cianuro di sodio sia finito in mare o bruciato.
Sulle scogliere della costa dell’East Yorkshire ci sono diverse colonie di uccelli marini. Secondo la Royal Society for the Protection of Birds (RSPB), la più grande organizzazione per la protezione degli uccelli del Regno Unito, lo sversamento in mare del carburante potrebbe causare danni ecologici a questi animali. È inoltre possibile che molti organismi come i pesci si allontanino da un’area contaminata dal cianuro di sodio.