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Anche quest’anno il palco dell’Ariston lascia spazio allo sport. Gianmarco Tamberi, ospite alla prima serata del Festival di Sanremo 2025, ha spiazzato tutti durante la performance di Jovanotti. Gimbo non smette, anzi è pronto a riprendersi la medaglia dopo l’incubo di Parigi: «Ci vediamo a Los Angeles 2028» urla dal palco della kermesse.
L’annuncio a sorpresa
«Ci vediamo a Los Angeles 2028». Così Tamberi, su un palco dove solitamente risuonano note e parole d’amore, fa risuonare un messaggio di rinascita. Gimbo, con il microfono in mano e l’emozione negli occhi, guarda la platea e poi la telecamera, come se volesse parlare direttamente al cuore di ogni tifoso italiano. Basta un «non lascio» per far esplodere il pubblico che lo ascoltava in silenzio. Quella dell’atleta anconese non è solo la storia di un campione, ma di un uomo che ha fatto della resilienza la sua bandiera. E ora la promessa è fatta. La pedana lo aspetta ancora, perché una cosa è cosa: Tamberi non smette mai di sognare. E questa volta, il sogno ha un nome preciso: Los Angeles 2028.
GIMBO CI SARÀ 💙
In diretta dal palco dell’Ariston, Gianmarco Tamberi ha annunciato che sarà presente in gara alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 🙏
Che bella notizia 🥹🥹🥹#HomeOfTheOlympics #LosAngeles2028 #Tamberi pic.twitter.com/KW0mWrmKQV
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) February 11, 2025
L’incubo Parigi 2024
Gianmarco Tamberi aveva immaginato un finale ben diverso per le Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo aver conquistato l’oro a Tokyo 2020 e aver vissuto un’annata da protagonista, culminata con il titolo europeo a Roma con un salto da 2,37 metri, l’azzurro si presentava in Francia con un solo obiettivo: difendere la corona olimpica. Ma il destino ha scelto un altro copione, trasformando il sogno in un incubo.
Già nelle settimane precedenti la gara, le avvisaglie non erano buone. A luglio, un edema al bicipite femorale aveva messo a rischio la preparazione. Poi, una serie di eventi sfortunati: dopo la cerimonia d’apertura, in cui aveva avuto l’onore di essere portabandiera dell’Italia, Tamberi è stato colpito da febbre e calcoli renali. Un colpo durissimo alla sua condizione fisica, che ha compromesso la sua performance sulla pedana parigina.
Nonostante tutto, Gimbo ha deciso di provarci fino alla fine. Superata la quota di 2,22 metri al terzo tentativo, la rincorsa all’oro si è fermata tragicamente a 2,27 metri. Tre errori consecutivi e il sogno di bissare il successo di Tokyo è svanito. Al termine della gara, la delusione era palpabile.
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«Non me lo meritavo, era la gara che avevo preparato in maniera maniacale. Stavo in una condizione supersonica quest’anno», aveva dichiarato un Tamberi visibilmente provato. «Questa Olimpiade è stata un calvario, ma non ho mai pensato di non gareggiare. Ho dato tutto quello che avevo, ma il mio corpo non ha risposto». Ma quando ha capito che la sua avventura olimpica era finita, l’azzurro è scoppiato in lacrime tra le braccia del suo staff. «Ci ho messo il cuore, ho sofferto e lottato, ma oggi non è bastato», aveva ammesso con la voce rotta dall’emozione.
Il titolo olimpico è poi andato – a sorpresa – al neozelandese Hamish Kerr con un salto di 2,36 metri, mentre il qatariota Mutaz Essa Barshim, amico e rivale con cui aveva condiviso l’oro a Tokyo, si è dovuto accontentare del bronzo. Per Tamberi, invece, solo un amarissimo nono posto.